Roma, 10 mar. (askanews) – L’andamento della stagione in corso, le prospettive per la stagione del pomodoro estivo, la concorrenza estera nei mercati dell’UE, la disponibilità di prodotti fitosanitari e la normativa in materia di informazione ed etichettatura. Sono gli argomenti affrontati dalle delegazioni italiane, francesi e spagnole del Gruppo di Contatto sul Pomodoro si sono riunite a Pachino, in Sicilia, ospiti del Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino.
Per quanto riguarda la stagione in generale, si è osservato un leggero calo dei volumi in Italia e Spagna, mentre è rimasta stabile in Francia. Per quanto riguarda i prezzi, nel caso dell’Italia, il calo della produzione ha portato a un aumento dei prezzi, soprattutto nella prima parte di stagione, mentre nel caso della Spagna, parallelamente al calo della produzione, si è registrata anche una riduzione media dei prezzi di circa il 5%.
I tre Paesi hanno evidenziato come il peso della manodopera sia determinante per i costi di produzione, soprattutto nel caso della Spagna, il cui salario minimo è aumentato notevolmente negli ultimi quattro anni, anche se la Francia continua ad avere il salario più alto dei tre Paesi.
La stagione estiva dei pomodori si preannuncia disomogenea per i diversi Paesi, anche se in Francia si prevede una stabilità della superficie e della produzione rispetto alla scorsa stagione, in Italia si prevede una diminuzione della produzione, mentre in Spagna si prevede un aumento dovuto al trasferimento dei produttori da altre colture al pomodoro.
Sul fronte della concorrenza estera nei mercati dell’UE, i principali Paesi concorrenti sono il Marocco al primo posto, che nel 2024 ha esportato 579.792 tonnellate nell’Unione Europea, e la Turchia al secondo posto con 194.213 tonnellate. In ambito fitosanitario, è stata discussa la necessità di stabilire la reciprocità per i prodotti provenienti da Paesi terzi, in modo da applicare le stesse condizioni dei produttori comunitari, ed è stato deciso di inviare una lettera alla Commissione europea per richiedere l’armonizzazione del registro dei prodotti fitosanitari.
Infine, è stata discussa la questione dell’etichettatura e la necessità di modificare il regolamento comunitario per aumentare le dimensioni delle lettere del Paese d’origine e consentire l’inserimento di un logo sulla confezione per rafforzare la preferenza comunitaria.
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