Approvate dalla giunta regionale i diversi suggerimenti di modifica
Milano, 6 dic. (askanews) – Sono state approvate dalla giunta regionale della Toscana le proposte di modifica avanzate dal Consorzio Vino Toscana riguardo al Disciplinare di produzione dell’indicazione geografica che al momento è “Toscano” o “Toscana Igt”. Lo ha reso nota con un comunicato la stessa Regione, spiegando che di “di notevole rilievo le novità a cui, in seguito all’istruttoria tecnica effettuata dal settore regionale competente e alla successiva consultazione della filiera regionale, la Regione ha dato parere favorevole. In particolare: l’eliminazione del termine “Toscano” dalla Denominazione che si chiamerebbe solo “Toscana Igt”; l’introduzione delle categorie “Vino Spumante” e “Vino Spumante di qualità”, della tipologia “Rosso Frizzante” e quella in etichetta del termine geografico “Toscana”.
“Il solo termine ‘Toscana’ contribuirà a rafforzare l’identità e la qualificazione del vino della Denominazione e contemporaneamente aiuterà il consumatore a comprendere correttamente la provenienza geografica del vino” ha affermato il governatore Eugenio Giani, spiegando che “il nome ‘Toscana’ è divenuto nel tempo un marchio di grande importanza a tutti i livelli, non solo nell’ambito della produzione vitivinicola, ed è proprio il nome della regione ad essere riconosciuto e considerato sia a livello nazionale sia a livello internazionale”.
L’altra modifica di grande impatto riguarda l’introduzione dei vini “Spumante”, “Spumante di qualità” e “Rosso frizzante”. Negli ultimi decenni, nell’ambito dell’Igt, a fianco della produzione di vini fermi si è sviluppata da una parte la produzione di vini spumanti e dall’altra, si è evoluta quella dei vini rossi frizzanti provenienti dalla lavorazione dei vitigni coltivabili in Toscana. “L’introduzione di spumanti e vini frizzanti all’interno della Denominazione, considerato l’aumento della domanda sul mercato interno e su quello internazionale, rappresenta un notevole impulso alla crescita delle aziende viticole toscane – ha precisato la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi – che avranno l’opportunità di incrementare la produzione e allo stesso tempo di diversificare l’offerta dei prodotti”.
Dopo il parere favorevole della Regione, come previsto dalla normativa di riferimento, la richiesta dovrà essere esaminata dal ministero della Sovranità alimentare e delle Foreste, e dalla Commissione europea.