ROMA – “Posso ritenere che la sentenza sia sbagliata e per me lo è. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto a ‘Porta a Porta’ che andrà in onda stasera su Raiuno. “Perché mette sullo stesso piano il premier israeliano e il ministro della Difesa con il capo degli attentatori di Hamas. Sono due cose completamente diverse”. Ma “aderendo noi alla Corte penale internazionale dobbiamo applicare le sue disposizioni”.
Dunque se il premier israeliano Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Gallant “venissero in Italia dovremmo arrestarli in applicazione di una normativa internazionale. Non per decisione politica, dobbiamo applicare questa sentenza, come ogni stato che aderisce. L’unico modo per non applicarla sarebbe uscire dal trattato”.
“Da una parte c’è un atto terroristico e dall’altra c’è un Paese che, a seguito di quest’atto, va e cerca di estirpare un’organizzazione criminale terroristica- ha aggiunto Crosetto- Poi se vogliamo giudicare come Israele si è mossa a Gaza, quanta della forza usata fosse necessaria o quante linee rosse siano state superate è un altro discorso. Non penso che la Corte penale internazionale dovesse intervenire con questa sentenza a tre”.
“Da oltre un anno l’Italia ha sospeso qualunque tipo di fornitura a Israele. Non c’è un embargo ma non c’è fornitura, quindi è la stessa cosa”. Per quanto riguarda le sanzioni a Israele, “questa è una posizione politica e io sono contrario”, ha aggiunto.
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