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Crosetto duro su attacco a Unifil: possibili crimini di guerra

“Non si tratta di errore”. Segnale da...

Crosetto sull’attacco a Unifil: “Nessun errore o incidente, ma un crimine di guerra”

PoliticaCrosetto sull’attacco a Unifil: “Nessun errore o incidente, ma un crimine di guerra”

di Emanuele Nuccitelli e Mirko Gabriele Narducci

(DIRE) Roma, 10 ott. – “Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane contro la base Unifil potrebbero costituire crimine di guerra, e sono sicuramente una grave violazione del diritto internazionale non giustificate da alcuna necessità militare”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi a seguito dell’attacco alle forze Unifil in Libano da parte dell’esercito israeliano. Nel mirino dell’Idf tre basi dei caschi blu indonesiani, in cui sono rimasti feriti due soldati.

NESSUN FERITO TRA I MILITARI ITALIANI

“Come sapete non c’è stato nessun ferito tra i caschi blu italiani, i quali per ragione di sicurezza si trovavano già nei bunker a causa dell’innalzamento del livello di ‘force protection’”, ha confermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, facendo il punto della situazione dei nostri militari in Libano.

“L’AMBASCIATORE ISRAELIANO NON HA FORNITO SPIEGAZIONI”

La conferenza stampa è stata convocata dopo che il ministro ha parlato con l’ambasciatore israeliano. Il diplomatico “non è stato in grado di fornire spiegazioni, l’addetto militare non era presente e tornerà domani, e dopo aver sentito il ministero della Difesa e il capo di Stato maggiore israeliano ci fornirà le motivazioni di quanto avvenuto, perché- puntualizza Crosetto- non si tratta di un errore né di un incidente e abbiamo bisogno di spiegazioni formali”.

“ONU E ITALIA NON POSSONO PRENDERE ORDINI DA ISRAELE”

“Ho detto all’ambasciatore- prosegue- di riferire al Governo israeliano che le Nazioni Unite e l’Italia non possono prendere ordini da Israele. Le Nazioni Unite e l’Italia sono lì in attuazione di una risoluzione delle Nazioni Unite e l’unico modo con cui si può discutere quello che facciamo è ponendo formalmente il tema alle Nazioni Unite, e non sicuramente dando ordini alle nazioni libere che sono lì per difendere il diritto internazionale. Non è accettabile, perché noi difendiamo il diritto internazionale sempre e comunque, in ogni Paese e da chiunque”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi.

“PRONTI A DIFENDERE LA PACE FINCHÈ È POSSIBILE, MA DECIDERÀ L’ONU”

“L’idea del governo è far prevalere gli spazi di pace, non dare per scontato che in quel lembo di terra possa soltanto esserci una continua guerra. Abbiamo visto da altre parti quando si lascia incancrenire una guerra quanto è difficile estirparla”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi.
Il governo “ostinatamente” vorrà “tenere alta la bandiera della pace finché è possibile”, ha rimarcato Crosetto, che in merito a un eventuale ritiro dell’Italia dal contingente Unifil ha avvisato: “Se si supererà una linea che non consente di garantire la sicurezza, che ancora oggi sembra possibile, della missione Onu, a quel punto l’Onu prenderà delle decisioni di cui noi saremo partecipi”.

“FATTO INACCETTABILE, NON ESISTE GIUSTIFICAZIONE”

“Data la gravità dell’episodio, Unifil ha esortato tutti gli attori coinvolti a cessare immediatamente il fuoco e a tornare alla piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza“.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi.”Quello che è successo ieri e oggi è totalmente inaccettabile e non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi.

ISRAELE E L’ULTIMATUM ALL’ONU: “SPOSTATE LE FORZE UNIFIL DI 5 CHILOMETRI

E proprio mentre Crosetto spiega che le motivazioni ufficiali degli attacchi sono attese domani, interviene e fa chiarezza l’Ambasciatore d’Israele all’Onu con la richiesta alle forze e basi Unifil di spostarsi di 5 chilometri a nord. Richiesta a sua volta respinta dalle forze di pace delle Nazioni unite.

L’articolo Crosetto sull’attacco a Unifil: “Nessun errore o incidente, ma un crimine di guerra” proviene da Agenzia Dire.

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