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Dazi, Federvini: vini e spiriti vengano esclusi da misure ritorsive

AttualitàDazi, Federvini: vini e spiriti vengano esclusi da misure ritorsive

Milano, 12 mar. (askanews) – Federvini, la principale associazione italiana dei produttori di vini e spiriti, si unisce alle associazioni europee rappresentanti, rispettivamente, i produttori di vino (Ceev) e di spiriti (spiritsEurope), nell’appello alle Istituzioni europee affinché vini e spiriti vengano esclusi da misure ritorsive che non hanno alcuna attinenza con le controversie commerciali in atto.

“L’applicazione di dazi che arriverebbero fino al 50% su prodotti quali il whiskey statunitense rischierebbe di inasprire ulteriormente le tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro e danneggiando intere filiere produttive e distributive su entrambe le sponde dell’Atlantico” spiega Federvini, auspicando che le Istituzioni europee e statunitensi trovino un accordo che escluda vini e spiriti dall’ambito delle contromisure tariffarie “preservando una relazione commerciale che ha dimostrato, nel tempo, di generare benefici reciproci e un forte interscambio economico”.

“Il settore dei liquori e cordiali italiani ha già subito, tra il 2019 ed il 2021, gli effetti dirompenti dei dazi Usa” dichiara la presidente Micaela Pallini, aggiungendo che “oggi, memori di quanto accaduto, è ancora più importante unire le forze per intensificare il dialogo con gli Stati Uniti e proteggere la competitività delle rispettive produzioni, evitando che vini e spiriti vengano usati come pedine in dispute commerciali che hanno ben poco a che vedere con le nostre filiere. Il dialogo e la collaborazione tra Europa e Stati Uniti – conclude – sono una chiave dalla quale non si può prescindere se si vuole guardare a un futuro di crescita condivisa”.

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