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Dazi sul vino, Boscaini (Masi): danneggerebbero sia noi che gli Usa

AttualitàDazi sul vino, Boscaini (Masi): danneggerebbero sia noi che gli Usa

Milano, 20 mar. (askanews) – “Pochi considerano l’impatto che i dazi hanno non solo sui consumatori americani ma anche sul loro sistema distributivo, che dipende in gran parte dai prodotti italiani. Questo include in particolare anche una buona percentuale di ristorazione italiana o che si rifà allo stile italiano, come i tanti sistemi distribuitivi che sono nati e prosperato con il vino e i prodotti del made in Italy. In effetti, i dazi danneggiano entrambe le sponde dell’Atlantico, generando una tensione economica che potrebbe essere evitata attraverso politiche più equilibrate e reciprocamente vantaggiose. In definitiva, l’imposizione di dazi non fa che creare difficoltà ad un sistema che, da un lato, promuove l’eccellenza del vino italiano, e dall’altro, sostiene interi settori economici e sociali negli Stati Uniti. Gli effetti negativi non riguardano quindi solo le imprese italiane, ma l’intero mercato, dove entrambe le economie rischiano di subire danni reciproci. Non dimentichiamoci che per ogni dollaro di vino che noi incassiamo, agli Usa restano 4,3 dollari tra tasse e altri costi”. Lo ha affermato il presidente di Masi Agricola, Sandro Boscaini, alla presentazione a Milano della ricerca “Resilienza e preparazione al prossimo ciclo di consumo globale di vino. Masi: Un caso studio originale” curata da Jean-Marie Cardebat dell’Università di Bordeaux e da Davide Gaeta dell’Università di Verona.

“La prospettiva dei dazi imposti dagli Stati Uniti è motivo di seria preoccupazione per il settore del vino italiano” ha ricordato Boscaini, ricordando che “il mercato statunitense è il primo mercato a valore per il vino di qualità e secondo solo alla Germania per i volumi, dove il nostro vino gode di ottima reputazione e ottimo posizionamento”. “Il vino italiano ha sempre avuto un forte legame con gli Stati Uniti, non solo per la sua qualità, ma anche per il valore sociale che rappresenta come simbolo di identità culturale tramandato da generazioni di emigranti italiani, molti dei quali lavorano nei settori della ristorazione e della distribuzione” ha continuato il presidente di Masi, aggiungendo che “questo testimonia quanto il vino italiano sia profondamente radicato nel tessuto sociale e culturale americano”. “Se fossero confermati già i dazi al 25%, avremmo un forte impatto sulle esportazioni del vino italiano, del vino veneto, e sulla competitività di tutti i nostri prodotti che ne risentirebbe notevolmente. Del resto, complessivamente il vino italiano perderebbe in quel mercato circa 1 miliardo di euro” ha proseguito “Mister Amarone”, concludendo che “la minaccia di applicare dazi al 200% sul vino italiano è priva di logica, ma soprattutto è un danno reciproco”.

L’articolo Dazi sul vino, Boscaini (Masi): danneggerebbero sia noi che gli Usa proviene da Ragionieri e previdenza.

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