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Dazi Usa su acciaio e alluminio, le contromisure dell’Ue

AttualitàDazi Usa su acciaio e alluminio, le contromisure dell’Ue

Bruxelles, 12 mar. (askanews) – A partire da oggi, 12 marzo, gli Stati Uniti hanno imposto dei dazi fino al 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e determinati prodotti derivati (che contengono acciaio e alluminio) dall’Unione europea e da altri paesi. In risposta a questi dazi, giudicati “ingiustificati e ingiusti”, la Commissione ha lanciato stamattina una serie di contromisure per proteggere le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dall’impatto di queste restrizioni commerciali.

Le misure statunitensi applicate da oggi consistono in quattro elementi chiave: 1) il ripristino dei dazi che erano già stati imposti dalla precedente Amministrazione Trump, nel giugno 2018, e poi ancora nel 2020, sui prodotti in acciaio (25%) e alluminio (10%) (riguardavano anche diversi tipi di prodotti semilavorati e finiti, come tubi in acciaio, fili e fogli di stagno), e che erano stati parzialmente sospesi nel 2021, sotto l’Amministrazione Biden; 2) un aumento dal 10% al 25% dei nuovi dazi sull’alluminio, rispetto a quelli del 2018; 3) una estensione dei dazi a una gamma di prodotti derivati molto più ampia, rispetto a sette anni fa, come utensili da cucina o infissi per finestre, nonché prodotti che sono realizzati solo in parte in acciaio o alluminio, come macchinari, attrezzature da palestra, alcuni elettrodomestici o mobili; 4) il Segretario al Commercio Usa, inoltre, attiverà entro il 12 maggio 2025 un sistema in base al quale si continuerà ad ampliare l’elenco dei prodotti derivati ​​da acciaio e alluminio soggetti a dazi americani aggiuntivi fino al 25%.

Secondo la Commissione, i dazi statunitensi interesseranno le esportazioni dall’Ue per circa 26 miliardi di euro, ciò che corrisponde a circa il 5% delle esportazioni totali di merci europee verso gli Usa. Sulla base degli attuali flussi di importazioni, gli importatori statunitensi dovranno pagare 6 miliardi di euro in più a causa dei dazi aggiuntivi.

La risposta dell’Ue, a sua volta, consiste in due serie di contromisure con tempi di attuazione diversi: 1) la riattivazione delle misure europee di riequilibrio rispetto ai dazi americani del 2018 e del 2020, misure che erano state sospese fino al primo aprile 2025; 2) l’imposizione di un pacchetto di misure aggiuntive.

Il prossimo primo aprile, le misure di riequilibrio del 2018 e del 2020 saranno automaticamente ripristinate, e per la prima volta saranno attuate per intero. I contro-dazi europei saranno applicati a prodotti che spaziano dalle imbarcazioni al bourbon alle motociclette.

Inoltre, dato che i nuovi dazi americani hanno una portata notevolmente più ampia e incidono su un valore significativamente più elevato del commercio europeo, rispetto a quelli di sette e cinque anni fa, la Commissione ha avviato oggi il processo per imporre ulteriori contromisure agli Stati Uniti. Queste nuove misure saranno mirate su altri 18 miliardi di euro circa di merci. L’obiettivo è garantire che il valore totale delle misure dell’Ue, con la riattivazione dei contro-dazi sospesi e l’introduzione delle nuove contromisure, corrisponda grossomodo all’aumento del valore del commercio interessato dai nuovi dazi statunitensi.

La consultazione con le parti interessate dell’Ue durerà due settimane, e serviranno a garantire che vengano scelti i prodotti giusti da includere nelle nuove contromisure, assicurando una risposta efficace e proporzionata che riduca al minimo i problemi per le aziende e i consumatori dell’Ue. I prodotti target proposti includono un mix dai settori industriale e agricole che includono, tra l’altro, prodotti in acciaio e alluminio, prodotti tessili, pelletteria, elettrodomestici, utensili per la casa, materie plastiche, prodotti in legno, e poi pollame, carne di manzo, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure.

Il 26 marzo si concluderà la consultazione delle parti interessate, e la Commissione valuterà i contributi e consoliderà la lista dei prodotti target, per poi presentare una proposta di atto esecutivo agli Stati membri sulle misure di salvaguardia. Le misure dovranno essere approvate secondo le procedure di “comitologia”, in base alle quali, in sostanza, le proposte della Commissione possono essere respinte solo da una maggioranza qualificata di Stati membri. L’entrata in vigore è prevista a metà aprile.

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