“Ottomila persone coinvolte nel progetto Immischiati”
Bologna, 16 gen. (askanews) – Riunirsi dentro un nuovo partito non deve essere la priorità per i cattolici che decidono di impegnarsi per il bene comune a partire dai problemi quotidiani. E’ il modo più concreto di riavvicinare le persone alla partecipazione politica, come spiega Gigi De Palo, promotore degli Stati Generali della Natalità e ideatore di Immischiati, il progetto dedicato a una nuova narrazione della Dottrina Sociale della Chiesa, che ha fatto tappa a Bologna. “Io non entro nel merito del partito dei cattolici e dell’occupare degli spazi e che ci si muovi in funzione delle prossime elezioni, per i seggi e per avere degli spazi – dice De Palo -. Quello che noi stiamo cercando di fare, ormai da tanti anni, è di far ripartire il desiderio di partecipazione. Non è una questione di impegnarsi politicamente nel Parlamento, al Comune o in Regione; l’impegno politico nasce dalla ‘lavanda dei piedi’, dal cercare di risolvere i problemi delle persone nella scuola dei tuoi figli, nel comitato di quartiere, nel condominio, nel parco sotto casa”.”Noi dobbiamo generare un processo, accendere una miccia – prosegue De Palo -. Non dobbiamo rassegnarci. Ed è quello che cerchiamo di fare. Poi ci sarà chi si impegnerà anche a livello politico, ma noi siamo convinti che sia prioritario questo aspetto, anche perché la gente non va più a votare e questo è un grande problema, è una cartina di tornasole che dimostra una disaffezione alla politica che non è solo nel voto ma anche in una partecipazione più alta. Questo rende tutto più triste perché poi ci si disinteressa del bene comune”. “Immischiati”, come ha ricordato Gigi De Palo, è un percorso gratuito, online, iniziato da alcuni anni, al quale hanno aderito persone da ogni parte d’Italia. “Dopo una formazione che ha coinvolto più di ottomila persone stiamo andando sul territorio per cercare di vedere quante persone si possono realmente attivare – spiega -. Stiamo approfondendo cinque temi: la persona, a Verona lo scorso anno, il bene comune a Bologna, la sussidiarietà a Milano, la solidarietà a Bari e concluderemo con partecipazione a Roma. Sono delle tappe che ci aiutano a riflettere in maniera laica, non convenzionale, su questi temi che sono centrali del desiderio di dare il nostro contributo. Se noi non torniamo a dare la vita in questo non cambierà il sistema e il Paese, ci lamenteremo sempre, saremo sempre indignati col mondo della politica senza ricordarci che la politica dipende anche da noi”.