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Dopo 10 anni si arresta perdita consumi ortofrutta in Italia

AttualitàDopo 10 anni si arresta perdita consumi ortofrutta in Italia

Roma, 12 mar. (askanews) – Dopo un decennio di progressivo calo dei consumi domestici e un 2023 che ha segnato il loro minimo storico, a causa soprattutto della forte pressione inflattiva che ha inciso sulle abitudini di spesa delle famiglie, il 2024 registra una novità rispetto al passato: per la prima volta i volumi di acquisto di ortofrutta sembrano essersi stabilizzati. E’ quanto emerge dal Report 2024 sull’ortofrutta acquistata dalle famiglie italiane elaborato da CSO Italy.

Sul fronte della domanda, sottolinea CSO Italy, emergono segnali di cambiamento nelle preferenze dei consumatori. Se da un lato la fascia di popolazione più anziana mantiene una forte propensione all’acquisto di frutta e verdura, dall’altro le generazioni più giovani mostrano comportamenti meno prevedibili. Da un lato cresce la ricerca di prodotti salutari e funzionali, ma dall’altro si rafforza il ricorso a soluzioni alternative come i prodotti trasformati o pronti al consumo, che sottraggono spazio all’ortofrutta fresca. Anche la percezione dei prezzi gioca un ruolo determinante: in un periodo di crescente attenzione alla spesa, molti consumatori vedono nella frutta e nella verdura fresca una categoria più costosa rispetto ad altre opzioni alimentari. Tuttavia l’incidenza dell’ortofrutta sulla spesa delle famiglie destinata all’acquisto di alimenti e bevande non va oltre il 4,1%.

La componente frutticola conferma nel 2024 le difficoltà già emerse l’anno precedente, ma senza ulteriori scivoloni. Dopo il pesante calo del 2023 il volume di frutta fresca acquistato nel 2024 è rimasto all’incirca sugli stessi livelli con una spesa in aumento del 3%. Anche per la categoria degli ortaggi il 2024 conferma volumi sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente per una spesa che aumenta dell’1,5%.

La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) si conferma il principale canale di acquisto per le famiglie italiane, con un totale di 4,13 milioni di tonnellate, segnando una crescita del +3% rispetto al 2023. Tra le sue componenti i supermercati rappresentano il segmento più rilevante, con 2,43 milioni di tonnellate, in crescita del 2% sull’anno precedente. I discount risultano in aumento del 7% rispetto all’anno precedente a conferma della tendenza in atto.

Situazione opposta per i canali tradizionali che continuano a perdere terreno. Per il 2024, rileva CSO Italy, si conferma un trend già osservato negli ultimi anni: una graduale crescita della quota del peso fisso sia in valore che in volume, a discapito del peso variabile. A livello di volumi, il peso fisso rappresenta ora il 39% del totale acquistato, guadagnando 2 punti percentuali rispetto al 2023 e 8 punti sul 2020. Il peso variabile continua a perdere terreno in favore delle confezioni a peso imposto, evidenziando il progressivo cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori italiani.

Tra le specie frutticole si registrano flessioni per mele, arance, pesche, kiwi, fragola  e lieve per l’uva da tavola. In crescita invece l’acquisto di banane, pere, nettarine e meloni. Nell’ambito degli ortaggi flettono patate, insalate, asparagi radicchi, buone invece le performances dei pomodori, carote e zucchine. Lieve crescita infine per il prodotto biologico.

“Non dobbiamo illuderci – mette in guardia tuttavia la direttrice del Centro Elisa Macchi – il segnale è ancora debole ed è presto per parlare di un’eventuale ripresa. Il livello dei consumi resta basso, soprattutto perché la spesa complessiva continua ad aumentare a causa di un ulteriore rialzo del prezzo medio, che nel 2024 ha toccato un nuovo record. In definitiva – precisa Macchi – la stabilizzazione dei consumi nel 2024 non è sinonimo di recupero, ma piuttosto il risultato di un equilibrio precario tra fattori economici, produttivi e di consumo. La sfida per il futuro sarà quella di invertire questa tendenza”.

L’articolo Dopo 10 anni si arresta perdita consumi ortofrutta in Italia proviene da Ragionieri e previdenza.

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