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Dopo il nuovo attacco dalla Russia, Mattarella sceglie il silenzio. Ecco perché

AttualitàDopo il nuovo attacco dalla Russia, Mattarella sceglie il silenzio. Ecco perché

Linea concordata con la Farnesina anche sui prossimi passaggi

Podgorica, 17 feb. (askanews) – Nessun commento. Sceglie il silenzio Sergio Mattarella dopo il nuovo attacco della portavoce del ministero degli Esteri secondo la quale “il paragone della Russia con il Terzo Reich, nell’anno dell’80esimo anniversario della Vittoria sovietica sui nazisti, la Guerra Patriottica, non può essere lasciato senza conseguenze e non lo sarà mai”. La situazione evidentemente tesa suggerisce prudenza e attesa. Su questo e sui prossimi passi eventuali da fare il Colle e la Farnesina, fanno sapere, si muovono insieme. Del resto, fanno notare fonti di governo, non è ancora chiaro il ruolo svolto da Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo. Secondo alcune voci fatte trapelare da Mosca, infatti, potrebbe trattarsi di un regolamento di conti interno all’establishment russo e alla volontà di mostrarsi come “falco” in vista di qualche riequilibrio.

La situazione quindi richiede per ora di non esacerbare ancora di più gli animi, l’Italia, viene ricordato, ha sempre svolto un ruolo di mediatore e di interlocutore con tutti gli attori in campo, e questo deve continuare a fare. Di qui la scelta di non aggiungere altro a quello fatto trapelare nei giorni scorsi dal Quirinale, ossia che il presidente è “assolutamente sereno”, e “richiama al discorso fatto a Marsiglia” quando ha svolto un’analisi sull’attuale situazione internazionale associando la “guerra di conquista” della federazione russa in Ucraina al progetto del Terzo Reich.

Intanto oggi sono continuate le attestazioni di stima e la difesa da parte di esponenti politici e parlamentari, seppur con qualche distinguo come quello dei Cinque stelle, mentre dal punto di vista istituzionale si è tenuto un basso profilo. Il momento è reso ancora più delicato dalla presenza di due vertici in contemporanea, quello tra Usa e Russia in Arabia Saudita e quello di Parigi con i leader dei paesi europei che cercano di far valere le loro ragioni nella difficile ricerca di pace per l’Ucraina.

Il capo dello Stato è volato oggi a Podgorica, per una visita ufficiale in Montenegro dove ribadirà la volontà di collaborazione con il paese vicino, “siamo uniti dall’Adriatico” ha detto oggi incontrando i connazionali che lavorano in Montenegro. La posizione italiana è di sostegno all’ingresso del paese balcanico nell’Unione europea per ragioni di amicizia e vicinanza. Con le tensioni che si registrano nell’area, (in Serbia da mesi ci sono manifestazioni di protesta in piazza contro il governo e il presidente Aleksandar Vucic accusati tra l’altro di corruzione e controllo sui media) l’Italia cerca di sostenere il governo europeista del Montenegro.

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