Oganizzato da Codemotion in collaborazione con Engineering
Milano, 18 nov. (askanews) – Un progetto formativo dedicato alle studentesse delle scuole secondarie di II grado, pensato per ispirare la prossima generazione di innovatrici e professioniste del mondo della tecnologia: si tratta di Empower Next Gen, promosso da Engineering e realizzato da Codemotion.”L’obiettivo – ha detto ad askanews Chiara Russo, co-fondatrice e presidente esecutivo di Codemotion – è quello di dare un contributo concreto per cambiare quello che è il divario di genere nel settore della tecnologia. Oggi le ragazze non si avvicinano alle materie STEM per i bias con cui crescono pensano di non essere in grado e pensano che la tecnologia non sia per loro. Questo è un progetto concreto che con 30 ore formative gli dà la possibilità di creare un primo progetto tecnologico basandosi sul creative learning, sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di fare realizzare un progetto concreto e fare capire quanto la tecnologia sia stimolante, creativa e soprattutto alla loro portata”.Il corso nasce anche da un ragionamento sulla struttura del mercato del lavoro, che nell’ambito tecnologico è ancora fortemente connotato al maschile. “Il futuro del lavoro – ha aggiunto Marcella Tesone, Group Talent Director di Engineering – vede certamente la tecnologia al centro. Come sappiamo purtroppo l’Italia è uno dei fanalini di coda dell’Ocse per ciò che riguarda l’occupazione femminile. Quindi per noi di Engineering, che siamo l’azienda tech più grande d’Italia, avvicinare le ragazze al mondo della tecnologia è una priorità sociale”.Nella pratica, Empower Next Gen è un’esperienza formativa strutturata in otto settimane per un totale di 30 ore: 12 ore di laboratori live online su Creative Coding e Intelligenza Artificiale; 18 ore di contenuti on-demand con sfide di coding, esercitazioni e tutorial e infine è prevista la realizzazione di progetti sui temi proposti. “Le nostre sei colleghe di Engineering che partecipano al progetto formativo – ha detto ancora Tesone – interverranno in tre modalità. Alcune hanno supportato il co-design delle sfide, delle challenge che le ragazze devono affrontare durante il laboratorio. Altre invece parteciperanno ai laboratori proprio per raccontare la propria esperienza da professionisti nel mondo della tecnologia. E infine altri ancora parteciperanno ai laboratori per vedere le ragazze in azione e fare del coaching durante le sfide”.”Ogni studentessa – ha proseguito Russo – avrà la possibilità di creare prototipi innovativi, imparare a risolvere problemi reali e scoprire come la tecnologia possa essere chiave per risolvere problemi della vita di tutti i giorni, con anche un’attenzione a temi della discriminazione algoritmica e della sostenibilità ambientale”.Temi cruciali del nostro tempo, come si vede, di grande attualità. Per questo abbiamo chiesto quale consiglio darebbero oggi le due manager a loro stesse adolescenti. “Fare queste attività e sperimentare la tecnologia – ci ha risposto Marcella Tesone – non vuol dire che dovrai per forza iscriverti a ingegneria o matematica all’università, ma vuol dire che potrai fare finalmente una scelta consapevole che non ti sarà imposta da nessuno che si baserà sulla tua passione e la tua conoscenza”. “Buttarsi, non avere paura di non riuscire – ha aggiunto Chiara Russo – e affrontare questo progetto con grande passione e con entusiasmo”.Anche perché qui sono convinti che oggi chi scrive righe di codice è protagonista dell’innovazione, dato che quelle righe di codice cambiano la nostra vita di tutti i giorni.
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