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Ex Ilva, fonti del Governo: “Puntiamo alla massima occupazione e piena decarbonizzazione”

PoliticaEx Ilva, fonti del Governo: “Puntiamo alla massima occupazione e piena decarbonizzazione”

ROMA – Si è svolto oggi a Palazzo Chigi, in un clima sereno e costruttivo, l’incontro tra il Governo le organizzazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto.Nel corso della riunione, si apprende da fonti di palazzo Chigi, il Governo ha informato i sindacati sulla tempistica, gli obiettivi e sugli ultimi sviluppi relativi alla procedura per il rilancio dell’ex Ilva e per l’individuazione di un nuovo gestore.

Il Governo, fanno sapere sempre le stesse fonti, ha confermato gli obiettivi strategici dell’operazione, a partire dalla massima occupazione lavorativa possibile, sia negli impianti sia nell’indotto dell’ex Ilva e la piena decarbonizzazione della produzione.

Per l’esecutivo erano presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento), il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e per il PNRR, Tommaso Foti, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per i sindacati, hanno partecipato i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici e Usb. All’incontro presenti, inoltre, i rappresentanti di Invitalia, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e i commissari straordinari del Gruppo Ilva.

DE PALMA (FIOM): “VOGLIAMO ACCORDO D’ACCIAO PER LAVORO E AMBIENTE”

“Vogliamo raggiungere un accordo con il Governo, con le istituzioni e con la nuova proprietà che sia un accordo d’acciaio ma per il lavoro e per l’ambiente”. Lo ha affermato Michele De Palma, segretario generale della FIOM, parlando con i giornalisti al termine dell’incontro con il governo sull’ex Ilva.All’esecutivo, ha fatto sapere il sindacalista, “abbiamo detto: non un lavoratore di meno. I lavoratori che hanno difeso l’azienda sono tutti quanti in questo processo di transizione verso la decarbonizzazione, devono essere tutti quanti coinvolti e devono tutti essere garantiti”.”Valutiamo positivamente le aperture che il Governo ha fatto rispetto ad alcune richieste che noi avevamo avanzato. Noi avevamo chiesto l’integrità del gruppo e ad oggi è una strada che il Governo sta seguendo”, ha aggiunto De Palma.”Secondo elemento che noi abbiamo chiesto al Governo è stata la presenza e la partecipazione pubblica dentro la compagine e il Governo ci ha detto che sta lavorando in questa direzione”, ha detto ancora il segretario della Fiom, che ha concluso: “Non basta la partecipazione, ci vuole una presenza anche nella gestione per non ripetere gli errori del passato. Ora mancano gli elementi che riguardano il processo del piano industriale, il soggetto e ovviamente la garanzia occupazionale”.

PALOMBELLA (UILM): “LA PAROLA ESUBERI NON LA VOGLIAMO SENTIRE”

“Senza il piano industriale non si va da nessuna parte, il piano industriale serve a capire realmente se gli acquirenti vogliono veramente investire in Italia, vogliono fare affari o vogliono invece impegnarsi a produrre acciaio green, a garantire i livelli occupazionali di tutti i lavoratori, nessuno escluso”. Lo ha affermato il segretario della Uilm, Rocco Palombella, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi al termine dell’incontro sull’ex Ilva con il governo.”Eventuali progetti di reindustrializzazione devono essere aggiuntivi ai livelli occupazionali, perché solo così si può dare una risposta alla città e prendersi i meriti di aggiungere posti di lavoro e non togliere”, ha aggiunto Palombella.”Per quanto riguarda la riorganizzazione dell’ILVA non ci devono essere esuberi, la parola esuberi non la vogliamo sentire”, ha detto ancora il sindacalista.

ULIANO (FIM CISL): “BENE PRESENZA STATO, GARANTIRE ACCIAIO VERDE E SOSTENIBILITÀ SOCIALE”

“Non è ancora possibile entrare nel merito delle proposte in campo poiché la gara è ancora aperta. Entro la seconda metà di marzo, il governo prevede di valutare le offerte ricevute e di avviare un negoziato esclusivo con il soggetto ritenuto più adatto”. Lo ha affermato il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, parlando con i giornalisti al termine del vertice a Palazzo Chigi sull’ex Ilva.”Abbiamo preso atto delle tempistiche indicate dal ministro, sottolineando la necessità di completare l’operazione in tempi rapidi, specialmente considerando che, come indicato dallo stesso Urso, a giugno l’azienda potrebbe trovarsi in difficoltà. I tempi non devono però influire sul percorso della trattativa che sarà sviluppata con la nuova società ricordando che nel 2018 l’accordo arrivò do circa un anno di negoziato”, ha detto ancora il sindacalista.”Abbiamo giudicato positivamente l’aspetto della partecipazione pubblica, loro ci han hanno detto che faranno un emendamento, non ci hanno precisato come viene fatta l’operazione perché non l’hanno ancora presa in esame, sanno come non deve essere fatta”, ha aggiunto Uliano.”Le proposte che sono state presentate hanno tutte con sé l’aspetto della decarbonizzazione, quindi nel processo che vede una fase di transizione con l’utilizzo degli altiforni per poi arrivare alla fase di decarbonizzazione, la cosa che a noi preoccupa e che abbiamo posto al governo è che i tempi che ci hanno definito sono il mese di giugno”, quando “le risorse a disposizione messe dallo Stato vengono a esaurirsi. Quindi noi avremmo di fatto due mesi di tempo, dal mese di aprile al mese di giugno, per sviluppare un negoziato, una trattativa per mettere in sicurezza le questioni che noi abbiamo posto”, ha concluso.
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