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Francia, Marine Le Pen è sotto inchiesta per le minacce ai giudici

AttualitàFrancia, Marine Le Pen è sotto inchiesta per le minacce ai giudici

Roma, 1 apr. (askanews) – La magistratura francese ha aperto un nuovo fascicolo sulla leader del Rassemblement National francese, Marine Le Pen, in merito a un presunto reato di minaccia ai giudici: è quanto riporta l’Agence France Presse citando fonti vicine all’inchiesta.

Le Pen è stata condannata ieri insieme ad otto europarlamentari del suo partito a quattro anni di carcere (due con la condizionale) per appropriazione indebita, oltre a una pena di cinque anni di ineleggibilità che di fatto la esclude dalle prossime presidenziali del 2027. Il tribunale di Parigi ha ritenuto colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici i nove eurodeputati di Rassemblement National (RN), tra cui Marine Le Pen, processati nel caso degli assistenti parlamentari europei.Anche i dodici assistenti processati insieme a loro sono stati giudicati colpevoli di ricettazione. Il tribunale ha stimato il danno complessivo in 2,9 milioni di euro, obbligando il Parlamento europeo ad “assumersi la responsabilità delle persone che in realtà lavoravano per il partito”.

La presidente del tribunale di Parigi il magistrato Benedicte de Perthuis, che ha presieduto il procedimento per due mesi, dal 30 settembre al 27 novembre, e che ha deciso la condanna è stata messa sotto protezione della polizia dopo aver ricevuto numerose minacce.

Gia ieri Marine Le Pen, che già ieri ha denunciato la sentenza una “decisione politica”, nel suo intervento a una riunione questa mattina dei deputati del Rassemblement national (Rn), ha descritto la sua condanna come una “bomba nucleare” lanciata dal “sistema”, ribadendo l’accusa di un processo politico. “Se usa un’arma così potente contro di noi è ovviamente perché stiamo per vincere le elezioni”, ha detto Marine Le Pen. “Non permetteremo che ciò accada”, ha aggiunto.

Molte voci si sono levate la decisione, che potrebbe impedire alla parlamentare del Rassemblement National (RN) di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027. Ma il magistrato è stato anche bersaglio di “un gran numero di messaggi, tra cui minacce”, ha affermato la fonte della polizia. Di conseguenza, sono stati predisposti pattugliamenti intorno alla sua casa parigina. Da parte sua, il procuratore generale della Corte di cassazione, Remy Heitz, ha insistito questa mattina su RTL sul fatto che la giustizia “non è politica”: “Questa decisione non è una decisione politica, ma giudiziaria, resa da tre giudici indipendenti e imparziali”. Uno dei due giudici francesi di più alto rango ha insistito sul fatto che il verdetto “è stato emesso conformemente alla legge, in applicazione dei testi votati dalla rappresentanza nazionale”, definendo “inammissibili” gli “attacchi altamente personalizzati contro i giudici e le minacce che potrebbero portare a procedimenti penali”.

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