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Gli autobus ora si possono guidare già a 18 anni: mancavano autisti

PoliticaGli autobus ora si possono guidare già a 18 anni: mancavano autisti

BOLOGNA – Grazie all’accoglimento di un emendamento proposto da Confartigianato Imprese, è stata abbassata l’età minima per ottenere le patenti D, DE, D1 e D1E, consentendo quindi di mettersi alla guida di autobus già dai 18 anni. Prima il limite era di 21 anni. “Questa novità rappresenta una risposta concreta alla crescente carenza di autisti, una problematica che affligge da tempo l’intero comparto e che ha avuto un impatto significativo sulla capacità di garantire servizi efficienti e puntuali”, esulta l’associazione di categoria. L’abbassamento del limite di età, previsto dal nuovo Codice della Strada, “segna un punto di svolta per il settore, aprendo nuove opportunità professionali e agevolando il ricambio generazionale in una professione strategica per la mobilità collettiva”, aggiunge.

La norma stabilisce che i conducenti di autobus di grandi e medie dimensioni possano conseguire le patenti necessarie al trasporto di persone, a condizione che abbiano completato un corso di 280 ore e superato l’esame abilitante (CQC, la Carta di Qualificazione del Conducente). Si tratta di un percorso formativo per garantire standard di sicurezza e preparazione, rispondendo alle esigenze del settore senza compromessi sulla qualità del servizio. A 18 anni quindi sarà possibile, se in possesso di CQC, guidare solo in Italia, veicoli abilitati dalle patenti D e DE (autosnodati con lunghezza superiore a otto metri e un rimorchio superiore a 750 chili) per servizi di linea con percorrenza inferiore a 50 chilometri, veicoli abilitati dalle patenti D1 (minibus con numero di posti da 8 a 16) e D1E (autosnodati che trasportano al massimo 16 passeggeri) e veicoli abilitati dalle patenti D e DE senza passeggeri.

A 20 anni con patente D e DE si potrà guidare solo in Italia se in possesso di CQC, a 21 anni con patente D, DE (con limite di percorrenza di 50 chilometri), D1 e D1E (senza limiti di percorrenza) si potrà circolare anche negli Stati membri dell’Unione Europea con CQC conseguito con corso accelerato, mentre a 23 anni con patente D e DE in qualsiasi Stato dell’UE senza limiti di percorrenza.

In Italia, come nel resto d’Europa, il fabbisogno di conducenti è in costante aumento, e “l’approvazione di questo emendamento è un passo significativo per affrontare questa criticità, rendendo il settore più attrattivo per le nuove generazioni e rafforzando al contempo il tessuto economico e sociale”, afferma ancora Confartigianato. “Questa azione sindacale portata avanti con successo da Confartigianato- commenta Daniele Rigato, presidente regionale in Veneto e nazionale degli Autobus Operator di Confartigianato- porta ad un’apertura del mercato a target di lavoratori più giovani, che potranno accedere al mercato del lavoro in tempi più rapidi e favorire così il ricambio generazionale in un comparto dove l’età media dei lavoratori si sta alzando nel corso degli anni e che per professionalità e innovazioni necessita invece di personale giovane e preparato”.
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