“Vini d’Italia 2025”: in ultimi anni più attenzione a vitigni autoctoni
Milano, 30 set. (askanews) – Sono cinque i vini della Valle d’Aosta che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida “Vini d’Italia 2025” del Gambero Rosso.
“Negli ultimi anni la qualità è aumentata, tanto da poter affermare che in Valle d’Aosta si beve molto bene” dichiarano gli autori della guida, sottolineando che “l’ago della bilancia si è spostato sui vitigni autoctoni”, a partire dal Fumin, “forse l’unico rosso tra le uve indigene ad avere una vera anima internazionale”. Ulteriore passo avanti, sempre secondo i recensori, è stato quello di “offrire vini più leggeri e beverini”, ed ecco allora Petit Rouge, Nebbiolo, Petite Arvine e Pinot Nero ma anche il Syrah, “il cui potenziale in Valle è indubbio” e per il quale servirebbe “po’ di coraggio in più”.
Le etichette che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri” sono: “Sopraquota 900 2022” di Rosset Terroir; “VdA Chambave Moscato Passito Prieuré 2021” di La Crotta di Vegneron; “VdA Nebbiolo Dessus 2022” di Pianta Grossa; “VdA Petite Arvine 2023” di Elio Ottin; e “VdA Petite Arvine Les Fréres 2022” di Grosjean.
Foto di Evi Garbolino Photographer