Tra impegni pressanti ed esigenze di preservare la sua salute
Città del Vaticano, 24 mar. (askanews) – Dopo 38 giorni di ricovero, Papa Francesco, tra non poche incognite e speranze, è stato dimesso dal Gemelli. Una festa per tutti i fedeli che hanno riempito la piazza antistante l’ospedale. Tra di loro, a rendere omaggio al pontefice, che si è affacciato per un saluto da una finestra dell’ospedale duarnte L’Angelus, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “È una grande emozione, una grande gioia. È fantastico vederlo stare bene, vederlo tornare a casa”, ha detto il sindaco intervistato dai cronisti stranieri. A neppure un’ora dalle sue dimissioni, il Papa ha riservato a tutti una sorpresa, deviando dal tragitto concordato che lo doveva portare a varcare la Porta del Perugino per il rientro diretto in Vaticano per “allungarsi” oltre il Tevere, direzione la Basilica di Santa Maria Maggiore.Francesco è stato congedato dall’ospedale con la formula delle “dimissioni” protette, prescrivendogli almeno due mesi di convalescenza quasi assoluta, consigliando caldamente di evitare il più possibile incontri con i gruppi, sforzi eccessivi, certamente i viaggi.Consigli necessari e forse decisivi per la stessa salute del pontefice argentino che, però, sembrano andare dritti in rotta di collisione con una agenda pontificia fittissima e resa ancora più impegnativa per il carattere di Jorge Mario Bergoglio sempre incline al non risparmiarsi mai.Forse la nuova sfida per il pontificato dell’ottantottenne Papa argentino è come ridisegnare una guida della barca di Pietro altrettanto incisiva quanto compatibile con il suo stato di salute.