Vuole rappresentare l’immaginario legato al suo romanzo omonimo
Milano, 13 set. (askanews) – In anteprima il video “Ti ho vista ieri” (Ponderosa Music Records, distribuito da Believe), il nuovo brano della cantautrice Patrizia Laquidara.Scritto interamente dalla cantautrice, il nuovo brano è l’evoluzione in suono del suo esordio da autrice: “Ti ho vista ieri”, infatti, non è solo il titolo della nuova canzone ma anche del suo primo romanzo, edito da Neri Pozza. Vissuti che diventano parole, racconti che diventano musica.Con questo videoclip Patrizia Laquidara ha voluto ancora una volta ricreare e rappresentare l’immaginario legato al suo romanzo “Ti ho vista ieri” (ed. Neri Pozza), pagine che ripercorrono una memoria collettiva e in qualche modo condivisa, ma anche un’altra, personale e intima, legata alle figure femminili che popolano il suo albero genealogico. Donne che qui vengono cantate, chiamate ognuna col proprio nome e invitate a prendere posto per partecipare a un rito collettivo di trasformazione “prendiamolo questo male e gettiamolo fuori” canta l’artista, con la consapevolezza che “da ogni ferita poi passa un raggio di sole”. Al centro una bambina, che corre leggiadra in mezzo a loro come addentrandosi tra i rami di quell’albero genealogico. Patrizia Laquidara chiude il videoclip dentro uno spazio variopinto e multicolor, il passato è stato visto e si è pronti ad andare avanti, illuminando il futuro.Gli spazi usati sono evocativi e suggestivi: l’interno insolito e spettacolare di una coloratissima mongolfiera (scene girate presso Aeropubblicità Vicenza srl di Thiene grazie a Sergio Maron) e quello di Fabbrica Saccardo (grazie all’architetto Carlo Cappellotto) nata nel 1892, stabilimento all’avanguardia nell’era della rivoluzione industriale e oggi fulgido esempio di archeologia e riqualificazione industriale, già definito al tempo “Opificio magico”. Un particolare legato a questa scelta: alcune donne citate nel brano sono state operaie nello stesso, magico, opificio.Michele Piazza – videomaker riprese e montaggioPatrizia Laquidara e Anna Zago – soggetto e sceneggiaturaSimone Bressello – direttore della fotografia Simone Bressello