Preoccupano le forti tensioni su prezzi energetici e caro-voli
Il ritmo dell’inflazione ha rallentato. Le previsioni definitive sull’andamento dei prezzi per il mese di maggio pubblicate dall’Istituto Nazionale di Statistica, confermano che gli aumenti dei prezzi, veloci da quasi due anni, si stanno finalmente arrestando. Così Confesercenti, in una nota, ha commentato i dati ISTAT.
“Un processo di normalizzazione graduale che ci aspettiamo continui nei prossimi mesi, anche se non mancano motivi di preoccupazione, tra cui una ripresa delle tensioni sui prezzi dei prodotti energetici e aumenti dei prezzi dei biglietti aerei” che secondo le segnalazioni delle imprese del comparto, potrebbe avere un impatto a giugno.
Secondo Confesercenti, “L’andamento dei prezzi dell’energia pone rischi per la stabilità dei prezzi nel prossimo futuro e potrebbe avere un impatto negativo sulla domanda interna, in particolare sulla domanda turistica. Per evitare questo, è essenziale monitorare attentamente l’evoluzione dei costi energetici. Evitare ripercussioni sull’economia e garantire una ripresa economica solida”.
In questo contesto, “Le statistiche di maggio rappresentano un segnale complessivamente positivo. Il rallentamento dell’inflazione ha finalmente liberato parte delle risorse delle famiglie il cui potere d’acquisto è stato significativamente ridotto dal 2022 a oggi”.
“Si terrà conto del controllo dell’inflazione e si utilizzeranno tutti gli strumenti disponibili per rafforzare la ripresa economica anche a livello europeo. Il primo passo è abbassare i tassi di interesse. La decisione della BCE del 6 giugno è stata di modesta entità rispetto all’entità degli aumenti dei tassi di interesse avviati negli ultimi due anni, con un incremento di 450 punti base”.
Ciro Di Pietro
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