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“L’arte della gioia” su Sky, Golino: una vera Modesta ancora non è nata

Video News"L'arte della gioia" su Sky, Golino: una vera Modesta ancora non è nata

Dal 28 febbraio la serie con Tecla Insolia, Bruni Tedeschi e Trinca

Roma, 24 feb. (askanews) – Arriva su Sky e su NOW dal 28 febbraio, con una splendida regia di Valeria Golino, “L’arte della gioia”, la serie liberamente adattata dal romanzo di Goliarda Sapienza rifiutato per quasi trent’anni dalle case editrici italiane e pubblicato in Francia dieci anni dopo la morte dell’autrice. “L’arte della gioia” racconta l’intensa e avventurosa storia di Modesta, una ragazza orfana della Sicilia rurale di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore e fa di tutto per conquistare la propria libertà, affermazione, felicità. Un cast di straordinarie attrici come Tecla Insolia, Valeria Bruni Tedeschi e Jasmine Trinca dà vita ad una vicenda dal sapore antico ma ancora molto attuale, perché parla dell’autodeterminazione di una donna, contro ogni regola e convenzione sociale. “Forse Modesta ancora non è nata veramente, anche se è nata 100 anni fa. – ha detto Golino – “Effettivamente è un personaggio femminile che ancora non c’è. Anzi, adesso siamo un po’, al contrario, proteggendo un po’ l’idea di donna da proteggere, vittima. Dovrebbe già essere stato tutto fatto. Il fatto che ancora parliamo dei nostri diritti sono di nuovo messi in discussione, quello è un vero problema. Non Modesta e la sua esagerata voglia sovversiva di libertà”.I personaggi interpretati da Bruni Tedeschi e Trinca avrebbero la stessa pulsione di vita di Modesta ma appartengono alla nobiltà e rimangono vittime della gabbia sociale e delle convenzioni in cui sono cresciute. “Lei ha la spinta dalla classe sociale dalla quale viene che la fa sopravvivere, però ci sono tre energie abbastanza comuni, è vero, di insolenza, di libertà, di intelligenza” ha affermato Bruni Tedeschi, mentre Jasmine Trinca ha sottolineato: “E’ vero che tutti i personaggi di questo racconto sono personaggi a loro modo maleducati, cercano tutti di uscire fuori da una convenzione. In questo senso secondo me lo sguardo di Valeria sul romanzo di Goliarda ha proprio fatto esplodere la contraddizione”.

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