Roma, 13 mar. (askanews) – Il commissario europeo alla pesca e agli oceani, il cipriota Costas Kadis, “è stato fin da subito ricettivo al principio che la democrazia e la politica sono superiori a qualsiasi interesse autoreferenziale delle strutture burocratiche”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo al convegno “Il settore della pesca in Italia e l’Unione Europea: sfide ed opportunità”, organizzato dal Masaf a Roma in concomitanza con la prima visita di Kadis in Italia.
Il commissario Ue stamattina, accompagnato dal ministro Lollobrigida, ha anche visitato il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e domani visiterà le marinerie locali a San Benedetto del Tronto dove “conoscerà le attività qualificate di una parte importante delle nostre marinerie e dove parleremo – ha annunciato Lollobrigida – di pesca ma anche di acquacoltura, una risorsa fondamentale per la nostra sicurezza alimentare. E lo faremo in una università dove abbiamo attivato il primo corso di economia della pesca”.
Lollobrigida ha ribadito che “la sopravvivenza del settore, fondamentale per l’economia italiana, è strettamente legata al valore del prodotto e alla protezione del reddito di chi la esercita” e ha sottolineato l’importante svolta sulle politiche europee per la pesca impressa proprio nell’ultimo Agrifish specifico sul tema dello scorso dicembre “dedicato alla programmazione economica del settore”. Un Agrifish in cui il commissario Ue Kadis “ha gestito in modo esemplare – ha voluto sottolineare più volte il ministro – un trattativa complessa tra Nazioni con interessi spesso diversi, in cui l’Italia ha giocato un ruolo da protagonista”.
E l’Italia, ha garantito Lollobrigida “appoggia e appoggerà questa visione di una pesca sostenibile per l’ambiente ma che tiene conto anche dei pescatori, del loro reddito e della loro resilienza”. D’altra parte, ha ricordato Lollobrigida “il piano sulla pesca presentato dalla burocrazia Europea pochi giorni prima dell’insediamento del nuovo commissario era insostenibile e non teneva conto dei dati reali sulla diminuzione delle marinerie e del problema del reddito. Con Kadis – ha riconosciuto Lollobrigida – ha invece prevalso la logica ed è stato permesso agli Stati Membri come l’Italia di contribuire alla strategia complessiva Ue ma guardando alle esigenze dei singoli paesi. Ne è uscito un piano migliore, condiviso all’unanimità, che è un segno di speranza” per il futuro del comparto e per la sicurezza alimentare europea.
“L’Europa – ha quindi concluso il ministro – deve decidere dove andare, e l’Italia vuole aiutarla a scegliere un indirizzo e una direzione che, a nostro avviso, non può che essere legata alla sovranità alimentare, cioè alla capacità di proteggere quello che abbiamo e la capacità di scelta dei nostri cittadini”.