Dichiarazione del direttore regionale, Edouard Beigbeder
Roma, 7 dic. (askanews) – “In un solo giorno di spargimento di sangue, bambini in diverse parti della Striscia di Gaza sono stati uccisi mentre si rifugiavano nelle loro tende o facevano disperatamente la fila per un pezzo di pane, in un contesto di crisi alimentare che si sta rapidamente aggravando. Mercoledì, secondo le notizie, un attacco aereo nel campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, ha causato la morte di quattro bambini vicino a un punto di distribuzione di cibo locale. Erano tra i civili in fila per un pasto, quando le bombe hanno iniziato a cadere dal cielo. Tre bambini e una bambina di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.
Allo stesso modo, un attacco aereo avrebbe colpito 40 tende la sera stessa ad Al Mawasi, una ‘zona umanitaria’ designata unilateralmente, causando esplosioni e incendi massicci. Almeno 22 persone sarebbero rimaste uccise, tra cui otto bambini, e altre decine sarebbero rimaste ferite. Le loro urla strazianti, inghiottite dalle fiamme mentre scappano per salvarsi, tormenteranno la coscienza dell’umanità per le generazioni a venire”: lo ha dichiarato il Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder.
“Questa triste settimana è stata preceduta dagli orribili eventi della scorsa settimana, quando, secondo le notizie, due bambini e una donna sono stati schiacciati a morte mentre aspettavano in fila fuori da una panetteria nel centro di Gaza. Bambini affamati travolti dalla disperazione.
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, per quasi 14 mesi, Gaza è stata a dir poco un inferno sulla Terra. Nessun bambino dovrebbe sopportare tali atrocità e carneficine, e nessun genitore dovrebbe seppellire il proprio figlio. Gaza è diventata un cimitero per bambini e famiglie. Secondo il Ministero della Sanità palestinese, dall’inizio della guerra sono state uccise almeno 43.000 persone, molte delle quali bambini.
La risposta umanitaria complessiva a Gaza sta barcollando verso il collasso totale. Le vite di quasi tutti i bambini sono a rischio o sono state sconvolte da traumi, perdite e privazioni inimmaginabili. La loro sicurezza e l’accesso agli aiuti umanitari essenziali non sono facilitati come richiesto esplicitamente dal diritto internazionale.
Chiediamo alle parti in conflitto di facilitare la consegna degli aiuti tanto necessari da parte degli attori umanitari a Gaza e in tutta Gaza, e di adottare tutte le misure necessarie per garantire che ricevano sempre la protezione richiesta, in conformità con i loro obblighi di diritto internazionale umanitario.
Con almeno 50.000 bambini affetti da malnutrizione acuta a Gaza – e centinaia di migliaia sfollati più volte – nessun bambino che fa la fila per un pezzo di pane o si rifugia in una tenda temporanea dovrebbe essere calpestato a morte o ucciso da un attacco aereo. La continua normalizzazione di questo orrore deve trasformarsi in azione per fermarlo. Quando è troppo è troppo”.