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Murale con la studentessa iraniana in intimo al Consolato dell’Iran

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A Milano l’opera di aleXsandro Palombo per chiederne liberazione

Roma, 9 nov. (askanews) – L’immagine di Ahoo Daryaei, la studentessa in intimo arrestata dalla polizia morale nell’Università Islamica Azad di Teheran, è apparsa a Milano davanti al Consolato iraniano. A ritrarla,l’artista aleXsandro Palombo.Sul murales la ragazza indossa un reggiseno stampato con la bandiera dell’Iran e slip rossi con la scritta “Freedom”, ha lo sguardo fiero e coraggioso mentre cammina in direzione del Consolato.”Freedom” è il nome dell’opera di Palombo, per chiedere la libertà di Ahoo Daryaei, arrestata dopo essersi spogliata in segno di protesta contro l’oprressione del regime islamico degli Ayatollah.L’azione della giovane universitaria, che sui social media viene chiamata Ahoo Daryaei, era rivolta ai metodi coercitivi e violenti della polizia morale che impone alle iraniane un rigido codice di abbigliamento entrato in vigore dopo la rivoluzione islamica del 1979 con cui si obbligano le donne ad indossare il velo e vestiti lunghi e larghi. L’organo di polizia religiosa è tornato ad essere attivo nel 2023 dopo la sospensione temporanea in seguito all’uccisione della ragazza curda Mahsa Amini, assassinata il 16 settembre 2022. “Ahoo Daryaei ci ha donato il suo corpo come atto d’amore universale per farne un’arma pacifica con cui sfidare il regime islamico degli Ayatollah. Il suo gesto è profondo, il suo sacrificio è dirompente, Ahoo Daryaei ci invita a diffondere il messaggio attraverso il suo corpo e a portare avanti l’urlo di libertà e di coraggio delle donne iraniane. Un monito a non voltarci dall’altra parte, a lottare insieme a loro per non essere complici e indifferenti” ha dichiarato l’artista aleXsandro Palombo.Non è la prima volta che l’arte di aleXsandro Palombo si occupa dei diritti delle donne iraniane. L’artista, in seguito alla morte di Mahsa Amini, aveva realizzato una serie di tre opere che hanno fatto il giro del mondo dal titolo “The Cut”, “The Cut 1” e “The Final Cut” con Marge Simpson che tagliava i suoi iconici capelli per celebrare il coraggio delle donne iraniane.

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