Lago Patria (Napoli), 14 mar. (askanews) – (di Cristina Giuliano) “L’Italia ha fornito leader straordinari nel corso di tutta la storia della NATO, e i nostri due premiati oggi, il generale Iannucci e il generale Ristuccia, sono esempi di quella superba leadership che la nazione italiana fornisce alla NATO”. L’Ammiraglio Stuart B. Munsch, Comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli (JFC Naples) e Comandante delle Forze Navali Statunitensi in Europa e Africa, ha conferito questa settimana la Legione al Merito (Usa) al Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI) e al Generale di Corpo d’Armata Angelo Michele Ristuccia, Comandante del Comando Forze Operative Sud (COMFOP Sud).
La Legion of Merit (LOM) è una onorificenza militare delle Forze Armate degli Stati Uniti che viene assegnata per la condotta di attività particolarmente meritorie nello svolgimento di servizi e risultati eccezionali. Lo spiega l’ammiraglio Munsch. “Questa è una giornata straordinaria, che riconosce non solo due importanti missioni all’interno della NATO, ma anche due leader straordinari che hanno guidato quelle missioni” ha dichiarato al microfono di askanews. “Una è la missione NATO in Iraq, dove svolgiamo una funzione non combattente per assistere le Forze armate irachene nel loro sviluppo. E l’altra è la KFOR, in Kosovo, dove aiutiamo a mantenere un ambiente sicuro e protetto e libertà di movimento per tutte le persone all’interno del Kosovo. Questo premio non viene assegnato molto frequentemente, e quindi riconosce la straordinaria prestazione sia del generale Iannucci che del generale Ristuccia” ha aggiunto.
L’impegno e l’obiettivo della pace possono essere perseguiti solo con una difesa forte. Abbiamo chiesto all’ammiraglio: in base alla sua profonda esperienza quale sarà il ruolo della NATO e di conseguenza l’impegno italiano richiesto in futuro nel perseguire tale obiettivo?
“La NATO – ha risposto l’ammiraglio – è un’alleanza puramente difensiva, ormai ha più di 75 anni. E ha mantenuto la pace all’interno del territorio della NATO fin dall’inizio. Lavoriamo tutti insieme per scoraggiare eventuali aggressioni e difenderci. Tutte le nazioni dovranno continuare a lavorare insieme, compresa l’Italia, per preservare quella pace e sicurezza. L’Italia ha fornito leader straordinari nel corso di tutta la storia della NATO, e i nostri due premiati oggi, il generale Iannucci e il generale Ristuccia, sono esempi di quella superba leadership che la nazione italiana fornisce alla NATO”.
Grande emozione e orgoglio da parte dei due alti ufficiali insigniti. “Vorrei esprimere la mia gratitudine all’ammiraglio Stuart B. Munsch (Comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli JFC Naples e Comandante delle Forze Navali Statunitensi in Europa e Africa) e agli Stati Uniti, perché questo è, come ha ricordato lui stesso, un importante riconoscimento che gli Stati Uniti non danno a tutti, quindi mi sento orgoglioso, mi sento onorato a livello personale, ma soprattutto quale rappresentante delle nostre forze armate e della nostra difesa, ma anche quale comandante NATO. Io in qualche modo penso che questo sia un riconoscimento dato a me, certo, ma anche a tutto il personale delle 32 nazioni che mi hanno dato il personale in un momento non facile, in un paese non facile, ma grazie alle quali siamo riusciti a fare dei significativi passi avanti nell’integrazione e nelle relazioni tra la NATO e l’Iraq”, ha dichiarato Iannucci alla fine della cerimonia ad askanews.
Anche il generale Ristuccia si è detto “onorato di essere stato insignito di questo prestigioso simbolo, questa onorificenza”. E ha aggiunto: “Innanzitutto esprimo la mia gratitudine all’ammiraglio Munsch per avermi reputato degno di riceverla e soprattutto agli Stati Uniti. Sono orgoglioso di avere anche testimoniato questo forte legame che esiste tra l’Italia e gli Stati Uniti, di essere stato un tramite. Ma vorrei anche esprimere la mia gratitudine a tutti gli uomini e donne di KFOR, della NATO, che mi hanno supportato in questo incarico impegnativo. Un grazie ai miei superiori, alla mia nazione, alla mia linea gerarchica, non solo italiana, ma anche a quella NATO, in particolare appunto all’ammiraglio che non mi ha mai fatto sentire solo, neppure durante i momenti più impegnativi dell’attività”.