Brescacin: agricoltori in difficoltà, tutti devono collaborare
Roma, 6 mar. (askanews) – Conoscere di un prodotto non solo il prezzo pagato alla cassa, ma anche la percentuale che va agli agricoltori e ai trasformatori. Un primo passo per fare una spesa consapevole. Naturasì lancia la campagna “Sosteniamo l’agricoltura” e il mondo del biologico, che da sempre lavora affinché venga riconosciuto il “giusto prezzo” dei cibi, apre così la strada a una collaborazione virtuosa tra chi produce, chi vende e chi acquista. Tra i prodotti ‘trasparenti’ ci saranno finocchi, pomodoro e pane, arance da spremuta e kiwi.”Oggi presentiamo questa campagna ‘prezzo trasparente’ perché vogliamo iniziare dalla trasparenza per creare fiducia per tutti coloro che partecipano alla filiera agricola, quindi anche i consumatori, perchè l’obiettivo di oggi è iniziare a discutere, parlare e confrontarci su quello che può essere il giusto prezzo in agricoltura”, spiega Fabio Brescacin, presidente e fondatore di NaturaSì. “Ci rendiamo conto che l’agricoltura è in grande difficoltà perché negli ultimi anni i prodotti agricoli sono sempre stati pagati meno in relazione agli altri prodotti, quindi arriva troppo poco denaro nelle tasche delle aziende agricole. Per cui le aziende sono state costrette a fare due cose: una a industrializzare l’agricoltura e produrre con metodi invasivi. E secondo abbiamo un esodo dalle campagne preoccupante e non c’è accesso ai giovani”.Per questo Naturasì ha deciso di iniziare un percorso di confronto anche con le associazione agricole come Confagricoltura, Coldiretti e Cia, con gruppi cooperativi e rappresentanti del settore accademico.”Oggi vogliamo coinvolgere tutti coloro che sono coinvolti nella filiera agricola, quindi la parte produttiva, ma anche i consumatori e le associazioni agricole perché gli agricoltori sono in questa grande difficoltà e dobbiamo collaborare tutti per affrontare e risolvere il problema. E’ un problema che nessuno può risolvere da solo, che si risolve solo come comunità”.All’evento ha partecipato anche Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio.”E’ fondamentale che una campagna per un prezzo trasparente e giusto venga dal mondo del biologico e venga da una azienda storica del settore come NaturaSi”.”E’ importante che venga proprio dal settore del biologico perchè alla base del bio non ci sono solo i valori della tutela dell’ambiente, della biodiversità, della salute delle persone ma c’è anche un fondamento di equità sociale”.”Per questo parlare di equità sociale deve significare anche un giusto prezzo per gli agricoltori e un giusto prezzo per gli agricoltori lo si ottiene rendendo la filiera trasparente, facendo capire ai cittadini dove va il valore della filiera e non c’è dubbio che debba essere riequilibrato in favore degli agricoltori”.E finalmente la redditività agricola sembra essere diventata una tematica fondamentale anche a livello europeo. Silvia Schmidt, Policy Manager di IFOAM Organics Europe, ha ricordato “a inizio 2024 a Bruxelles abbiamo visto queste manifestazioni degli agricoltori con i trattori che hanno invaso in qualche modo la città, questo ha spronato la Commissione a lavorare sulla tematica del prezzo giusto, della trasparenza nella catena alimentare e hanno inaugurato questo hub Agrifoodchain observatory che si occupa esattamente di questo”di cui fa parte anche IFOAM Organics Europe. “Appoggiamo in questo contesto pienamente questa campagna di NaturaSi che vuole iniziare un dialogo attraverso tutta la filiera alimentare su una tematica assolutamente essenziale e di cui si parla fin troppo poco”.