Alla Camera con famiglia Pozzi i genitori del 26enne ucciso a Foggia
Roma, 21 mar. (askanews) – “Devi lottare per avere giustizia dopo avere perso un figlio o un altro famigliare. Un ragazzo di 26 anni non può morire per futili motivi e soprattutto i suoi assassini sono ancora liberi, dopo due gradi di giudizio, che sono stati condannati, sono ancora liberi. Adesso la Cassazione tutto per un nuovo processo d’appello e per noi inizia una nuova battaglia, siamo sfiniti, siamo stanchi”: lo dichiara Giuseppe Monopoli, papà di Donato, 26enne di Cerignola ucciso nel 2018 in una discoteca di Foggia, dopo che a febbraio i giudici della Cassazione hanno ordinato un nuovo processo d’appello, intervenuto alla conferenza stampa alla Camera dei deputati giovedì 20 marzo sul caso di Gianmarco Pozzi, trovato morto il 9 agosto 2020 sull’isola di Ponza in circostanze mai chiarite. “Chiediamo alle istituzioni di darci una mano, perché siamo troppe famiglie tutte in attesa della stessa cosa, questo non è possibile in un Paese civile. I colpevoli devono stare in carcere, perché noi l’ergastolo lo stiamo già facendo da 7 anni, siamo stati condannati già da 7 anni”, conclude.