Milano, 12 mar. (askanews) – Pasqua Vini celebra il suo centenario chiudendo il 2024 con un fatturato consolidato di 63,5 milioni di euro (in crescita del 6% rispetto al 2023) e aumenta la propria quota di export, che passa dall’87,6% al 90,2%, presidiando 71 mercati nel mondo.
Nel 2014, sotto l’impulso di una nuova governance e l’ingresso in azienda della terza generazione della famiglia Pasqua, la Cantina ha avviato un profondo rinnovamento. Sostenuta da importanti investimenti dentro e fuori il vigneto, il raddoppio del fatturato degli ultimi 10 anni è riconducibile al consolidamento del know how acquisito, all’impegno di adattare il proprio business ai singoli mercati attraverso strategie mirate e verticali e alla premiumizzazione delle linee in portafoglio, culminata nella nascita delle “Icons” che oggi rappresentano la spinta innovatrice di Pasqua. Le brillanti performance nel mercato statunitense registrano una crescita di quasi il 40%, grazie anche a nuove partnership commerciali.
“Festeggiare il nostro centenario con i risultati brillanti del Nord America ci rende particolarmente orgogliosi” ha detto Alessandro Pasqua, presidente di Pasqua Americas, rimarcando che “stiamo lavorando per costruire un posizionamento unico e distintivo nel panorama enologico mondiale, grazie alla capacità non solo di proporre visioni nuove ma sempre fedeli alla nostra storia, ma anche di intercettare i cambiamenti dei trend di consumo. Conoscere le esigenze del mercato e i desideri dei consumatori, senza intermediari e attraverso il nostro team presente sui mercati – ha concluso – ci ha premiato ed è un elemento determinante del successo della nostra strategia commerciale”.
Le celebrazioni dei cento anni compiuti dalla Cantina, sono state presentate oggi in conferenza stampa al Pac, il Padiglione d’arte contemporanea di Milano, a testimonianza dell’interesse e del legame dell’azienda che, che negli ultimi otto anni, ha alimentato molteplici conversazioni intorno al brand, attraverso diverse discipline artistiche e collaborazioni con una trentina di artisti. In occasione del prestigioso compleanno il il dialogo tra Pasqua e l’arte si struttura in un progetto complesso di collaborazioni sia editoriali sia artistiche che, da Verona, coinvolgerà numerosi mercati, a partire dal Regno Unito dove è stato rinnovato l’accordo di partnership per la realizzazione di un’installazione con Saatchi Gallery. L’azienda ha poi pubblicato con Rizzoli, il volume “Ode al futuro”, che raccoglie le opere d’arte con cui cinque artisti, lo statunitense Michael Mapes, la portoghese Sofia Crespo e gli italiani Gaia Alari, Enzo e Giuseppe Ragazzini, hanno interpretato altrettanti vini del brand: “Famiglia Pasqua”, “Mai Dire Mai”, “11 Minutes”, “Hey French”, “Terre di Cariano” e “Cecilia Beretta”. Cinque approcci diversi con la direzione di Marco Cisaria (Foll.ia) e con i testi dello scrittore, sceneggiatore e regista Filippo Bologna. Opere realizzate su commissione appositamente per questo anniversario che si trasformeranno in un “percorso installativo” che sarà presentato a Vinitaly, dove sarà aperto gratuitamente al pubblico. Con questo ultimo progetto, salgono a circa 6 milioni di euro gli investimenti complessivi a sostegno dell’arte, dal 2018 a oggi.
“La nostra azienda ha sempre spinto il proprio sguardo oltre le convenzioni, e le celebrazioni che abbiamo in programma per questo secolo di vita ne sono la testimonianza” hanno dichiarato Umberto Pasqua e Riccardo Pasqua, rispettivamente presidente e Ad di Pasqua Vini, spiegando che “il progetto ‘Ode al futuro’ rappresenta un ponte ideale tra il nostro ieri, le cui radici affondano in saperi artigianali e conoscenza profonda del terroir, e il nostro domani, in cui vogliamo continuare a essere un laboratorio di sperimentazione dove immaginare e creare. È nel nostro Dna”.
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