Alla vigilia delle elezioni presidenziali
Roma, 12 mar. (askanews) – Alla vigilia delle presidenziali, la Russia è rincorsa ‘in casa’ dalla guerra: nella notte una pioggia di droni dall’Ucraina su diverse regioni, sino ai dintorni di Mosca, mentre dalle zone frontaliere di Belgorod e Kursk arrivano notizie e immagini di scontri tra gruppi paramilitari russi filo-ucraini con sede in Ucraina e l’esercito russo governativo.
Due di queste milizie pro-Ucraina, la Legione della Libertà di Russia (FRL) e il Battaglione Siberiano (SB) hanno pubblicato video che mostrano decine di loro combattenti in territorio russo. Il ministero della Difesa russo ha affermato che i tentativi di attacco sono stati sventati, ma secondo Ilya Ponomarev – oppositore russo che si è trasferito in Ucraina il villaggio di confine di Lozovaya Rudka, nella regione di Belgorod, è finito “sotto il pieno controllo delle forze di liberazione”.
Contemporaneamente, la Russia ha affermato che dall’Ucraina sono arrivati 25 droni su regioni di tutta la Russia, ma senza arrivare a colpire obiettivi precisi. Tuttavia nell’oblast di Nizhny Novgorod, in seguito all’attacco con droni è scoppiato un incendio in un complesso di combustibili, nella città di Kstovo. Il canale Baza Telegram aggiunge che si tratta di un deposito petrolifero Lukoil e l’azienda ha riferito che l’attività dell’unità tecnologica Lukoil-Nizhegorodnefteorgsintez è stata temporaneamente interrotta “a causa dell’incidente”. Nel primo pomeriggio, poi, un drone ucraino si è schiantato contro l’edificio amministrativo di Belgorod e a riferirlo è stato lo stesso governatore regionale Vyacheslav Gladkov.
Il sindaco di Kursk, Igor Kutsak, ha ordinato che tutte le scuole del capoluogo regionale passino a lezioni a distanza dal 13 al 15 marzo “in connessione con i recenti eventi”.
La Legione della Libertà di Russia ha pubblicato un video, dichiarando che si tratta di immagini dal confine russo-ucraino. “Come tutti i nostri concittadini, nella Legione sogniamo una Russia liberata dalla dittatura di Putin. Ma non ci limitiamo a sognare: facciamo ogni sforzo perché questi sogni diventino realtà. Toglieremo la nostra terra al regime, centimetro per centimetro”, dice nel video un paramilitare armato. Da parte sua, il Battaglione Siberiano ha affermato che “sul territorio della Federazione Russa sono in corso aspri combattimenti”, pubblicando un clip che mostra presumibilmente i suoi combattenti impegnati con le forze governative russe. La milizia ha inoltre lanciato un messaggio riferendosi alle elezioni presidenziali russe del 15-17 marzo.
“Le schede elettorali e i seggi elettorali in questo caso sono finzione. Solo con le armi in mano si può davvero cambiare la propria vita in meglio”, ha affermato il SB.
Anche un altro gruppo russo con sede in Ucraina, il Corpo Volontario Russo (RDK), ha pubblicato filmati asserendo che si tratta di combattenti impegnati con le truppe governative russe. I video non sono stati verificati in modo indipendente, precisano i media internazionali che li pubblicano, ma la BBC ha verificato l’autenticità delle immagini pubblicate da FRL che mostrano un attacco contro un veicolo corazzato a Tetkino e i riferimenti temporali, oltre alla localizzazione, paiono credibili.
L’esercito ucraino ha negato qualsiasi coinvolgimento nei raid transfrontalieri. Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence militare di Kiev, ha affermato che i gruppi paramilitari sono “organizzazioni indipendenti” composte da cittadini russi e quindi operano “in patria”.
La Legione della Libertà di Russia è emersa dopo l’invasione russa dell’Ucraina: si tratta di un gruppo militare di cui fanno parte oppositori ed ex prigionieri o disertori russi. Il Corpo dei Volontari è una milizia di simile composizione. Mentre il Battaglione siberiano sarebbe integrato nelle forze armate dell’Ucraina, inquadrato nella Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino.