ROMA – “Veramente, stavo preparandomi la cena, avevo la tv in un’altra stanza, sento urlare il mio nome corro di là e vedo la Meloni che infuriava nei miei confronti. Chissà perché? Poi sono tornato in cucina a spegnere il gas perché non sapevo se bolliva più il minestrone o piu’ la tv. Ero imbarazzato”. Lo dice Romano Prodi ospite de ‘Il cavallo e la torre’ su Raitre.
“MI ATTACCA PERCHE’ SONO IL SIMBOLO DI UNA COALIZIONE CHE FUNZIOVAVA, NE HA PAURA”
“Perché la premier Meloni attacca proprio me? Ci ho pensato, probabilmente vede in me il simbolo di una coalizione che funzionava, che metteva insieme con un programma le diverse forze politiche. Lei ha di questo paura perche’ è evidentemente questo costituisce un’alternativa, l’unica vera alternativa al governo”.
“PRIMA BACIA BIDEN, POI MUSK: IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI”
Nel libro che ha scritto non ci va piano sulla premier Meloni. Lei scrive ‘l’establishment americano adora Giorgia Meloni, quel bacio sulla fronte di Biden parla da solo’…
“Sì, beh, però non è l’unico bacio. Perchè è cambiato il potere in America e lei ha baciato Musk. Quindi, è la conferma di quello che ho detto, che il fine giustifica i mezzi”.
“A MELONI REGALEREI UN BEL PETTINE, CON TUTTI I NODI CHE HA DA SCIOGLIERE”
E ancora: nel libro lei scrive “Meloni è una leader autoritaria mossa da principi autoritari si vede a occhio nudo dalla prossemica dalla gestualità”.
Non è un giudizio duro? “Ma, poteva essere un giudizio duro fino a che non ho visto quello che è successo l’altra sera. Mi sembra quasi di averlo scritto in anticipo. Io non ho visto una scena di questo genere. Me la sono fatta ripetere, conferma quello che ho detto”, aggiunge Prodi.
“Con tutti i nodi che avrà nel prossimo anno”, a Giorgia Meloni regalarei “un bel pettine, ma robusto”.
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