Roma, 26 mar. (askanews) – Dal 2021 in Kenya il Progetto Arabika, un’iniziativa nata per trasformare il settore del caffè, ha sostenuto la crescita di circa 30.000 piccoli produttori in 7 contee, organizzati in 21 cooperative agricole. Finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il progetto è realizzato in collaborazione con CEFA – Il Seme della Solidarietà, Fondazione AVSI e E4Impact Foundation.
Il Kenya è noto per la produzione di caffè arabica di alta qualità, caratterizzato da un profilo aromatico complesso e da una spiccata acidità fruttata. Tuttavia, nonostante la sua tradizione secolare e le tecniche di coltivazione artigianali, molti piccoli produttori faticano a ottenere un prezzo equo. Il Progetto Arabika è nato proprio per migliorare la produttività e la qualità, garantendo al contempo un accesso equo ai mercati.
Tra gli obiettivi chiave migliorare la produzione e la lavorazione del caffè, introducendo pratiche agricole sostenibili per far fronte ai cambiamenti climatici; implementare un sistema di tracciabilità completa, garantendo la trasparenza della filiera per i consumatori; rafforzare la resilienza economica dei produttori, promuovendo l’accesso a mercati diretti e migliorando il valore aggiunto del loro prodotto; favorire l’inclusione di donne e giovani nella catena del valore del caffè, sostenendo un’occupazione equa e sostenibile.
Per migliorare l’apprendimento pratico, il progetto ha istituito 210 campi dimostrativi fornendo agli agricoltori formazione pratica su potatura, gestione del suolo, controllo delle malattie e tecniche di raccolta. Oltre 29.000 agricoltori sono stati formati nelle tecniche di produzione intelligenti rispetto al clima, garantendo sostenibilità nel settore, mentre 28.000 coltivatori hanno partecipato a corsi di formazione su governance, trasparenza e tracciabilità. Inoltre, l’iniziativa Young Service Providers ha formato 149 giovani in servizi agricoli chiave, garantendo la continuità della coltivazione del caffè tra le nuove generazioni.