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lunedì, Novembre 18, 2024

R. Piemonte pensa a Distratto della carne per la Razza Piemontese

AttualitàR. Piemonte pensa a Distratto della carne per la Razza Piemontese

Che assicuri una migliore redditività ai produttori

Roma, 18 nov. (askanews) – “L’allevamento della Razza Piemontese rappresenta la nostra storia, il nostro presente e il nostro futuro. La carne di Piemontese oggi è riconosciuta anche dai giapponesi e dagli americani come la migliore al mondo in assoluto. Dobbiamo investire sulla sua promozione a livello nazionale e internazionale, puntando sulla tracciabilità in tutti i passaggi e studiando la possibilità di costituire un Distretto della Carne che assicuri la migliore redditività ai produttori”. Lo ha sottolineato l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni oggi nel corso della presentazione dei risultati raggiunti dai progetti I-BEEF1 ed I-BEEF2 durante il convegno “Biodiversità, sostenibilità efficienza e benessere dei bovini da carne italiani”.

A partire dal 2017, le tre Associazioni Nazionali degli allevatori di bovini da carne italiani, Anaborapi (razza Piemontese), Anabic (razze Chainina, Romagnola, Marchigiana, Maremmana e Podolica) ed Anacli (razze Charolaise, Limousine e razze da carne a limitata diffusione), sono state impegnate su due importanti progetti, I-BEEF1 ed I-BEEF2, finanziati dalla sottomisura 10.2 del PSRN (Piano di Sviluppo Rurale Nazionale) che pone l’attenzione su aspetti relativi al benessere animale, al miglioramento dell’efficienza riproduttiva, alla riduzione delle emissioni di gas serra nonché la salvaguardia della biodiversità.

“Con 4.000 aziende, 300.000 capi e un fatturato di 350 milioni l’anno alla stalla nel solo territorio regionale – ha sottolineato Bongioanni – Tutto ciò non può che avvenire attraverso il dialogo e l’interlocuzione continua con gli allevatori e le associazioni di categoria, per reperire le risorse necessarie e scrivere i provvedimenti e i bandi nel modo più efficace”.

Grazie a un finanziamento complessivo pari a circa 15 milioni di euro, messi a disposizione da Masaf e cofinanziati dall’UE, Anaborapi Anabic ed Anacli hanno potuto ampliare le tradizionali attività svolte a favore degli allevatori affrontando nuovi ed importanti temi e ricerche. L’obiettivo è stato quello di conoscerne e valorizzarne l’unicità e le potenzialità produttive attuali e future, in considerazione dell’importanza che esse rivestono ai fini scientifici, economici, ecologici e storico-culturali.

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