(Adnkronos) – Un lavoratore del centro di ricerche di Casaccia, alle porte di Roma, sarebbe stato esposto al plutonio nell’impianto. A darne notizia è l’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare.
L’impianto di Casaccia, si legge sul sito dell’Enea, “è il più grande complesso di laboratori e impianti dell’Enea. Sorge sulla via Anguillarese, circa 25 km a nord-ovest di Roma, presso il lago di Bracciano”.
“L’Isin – si legge nella nota dell’ispettorato – nell’immediatezza della contaminazione ha effettuato una prima ispezione e ha raccolto a verbale le dichiarazioni dei responsabili dell’impianto sulla dinamica di quanto accaduto”. “Parallelamente, sta seguendo l’evolversi della vicenda, che sembra al momento non prefigurare conseguenze severe. Una seconda ispezione è stata già programmata e sarà effettuata nei prossimi giorni. Resta, naturalmente, l’esigenza di accertare quanto accaduto e come si è potuta verificare la contaminazione di un esponente del personale, che dovrebbe operare in piena sicurezza grazie ai dispositivi di protezione previsti dalle normative in materia. Compito dell’Isin – si conclude la nota – è anche accertare, ove vi fossero state, falle nelle procedure di sicurezza o nella loro attuazione e raccogliere elementi per individuare eventuali responsabilità”.
“Al contrario di quanto riportato da alcuni organi di stampa non vi è stato alcun ‘incidente nucleare’ e ogni informazione circolante in tal senso è destituita di fondamento” scrive in una nota la Sogin. “Il 21 novembre scorso, nel corso di attività di gestione di rifiuti radioattivi all’interno dell’impianto Plutonio, che si trova nel centro Enea di Casaccia, è stato riscontrato un evento di ‘contaminazione interna’ di un dipendente con potenziale superamento dei limiti di dose annuale prescritti dalla normativa. Sogin ha subito informato di quanto accaduto tutte le Autorità competenti”.
“Sono state immediatamente attivate – spiega la società – le procedure previste dalla legge finalizzate a tutelare la salute dei lavoratori, così, come avviene ordinariamente. I monitoraggi effettuati e conclusi oggi pomeriggio registrano valori confortanti. Sogin continuerà a monitorare la situazione nel rispetto delle procedure previste. Sogin esclude categoricamente che vi sia stata qualsiasi contaminazione dell’ambiente esterno”.
Sul caso Enea precisa in una nota “di essere completamente estranea all’evento avvenuto in un’area gestita dal 2003 dalla stessa Sogin, che in un suo comunicato ha comunque escluso essersi trattato di incidente nucleare”.
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