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Salerno Barocca: Alta formazione con Sonia Prina

AutoprodottiSalerno Barocca: Alta formazione con Sonia Prina

Iniziato nella serata di sabato scorso con lezioni sino a martedì 25 giugno la masterclass del celebre contralto negli storici spazi della Galleria Sala Posa di Armando Cerzosimo, con un concerto finale previsto per domani ospite dell’Associazione Culturale Emiolia

 Non solo concerti, ma anche alta formazione per l’Associazione Culturale Emiolia, presieduta dal controtenore Pasquale Auricchio, che saluterà per la seconda volta a Salerno il contralto Sonia Prina, una delle regine della musica e in particolare dell’opera barocca internazionale. La masterclass, realizzata in collaborazione con Studio Cerzosimo, Associazione B-side, Alliance Française Salerno, ha preso il via nel pomeriggio del 22 giugno, per concludersi nella giornata di martedì 25 giugno, negli spazi della Galleria Sala Posa di Armando Cerzosimo che apre, così alla grande musica.

La masterclass di alto perfezionamento, sarà impreziosita da un concerto previsto per domani, lunedì 24 giugno, alle ore 21,15, nella Chiesa di San Giorgio ad ingresso gratuito, nel corso del quale si esibiranno coloro i quali hanno avuto accesso da effettivi a questa quattro giorni di formazione, dopo dure selezioni. Federica Moi, contralto,  Angelo Giordano, sopranista, Miguel Ulla Berdullas, controtenore, Giada Campione, soprano, Sandro Rossi, controtenore, Zihuan Zhang soprano, Lingleng She, controtenore, Sara Paone mezzosoprano, Michelle Lang soprano, Paolo Marchini, basso, Linwei Quo mezzosoprano,  insieme al clavicembalista Davor Krkljus, proporranno un repertorio d’opera e oratorio spaziante tra il XVII e il XVIII secolo. “Questo è il terzo appuntamento per la masterclass di canto barocco – ha dichiarato Auricchio – con il Maestro di fama internazionale Sonia Prina e la città non sembra riconoscerne l’importanza, uno dei massimi vertici del barocco italiano ed internazionale è in città per un corso luminare basato sulla prassi esecutiva di questo repertorio.

I monumenti chiudono le porte per mancanza di tempo da parte dei volontari oppure chiedono cifre esose che superano addirittura il costo complessivo del corso tenuto dal Maestro.

L’impegno profuso da parte dello staff dell’Associazione Emiolia è intento ad arricchire la scena culturale salernitana e variegarla maggiormente con  nomi prestigiosi senza ricavato monetario alcuno.

Come discepolo del Maestro che segue da anni i suoi appuntamenti di approfondimento dello studio di questa disciplina che è il canto barocco e da presidente dell’associazione Emiolia  esprimo tutta la mia delusione nel constatare che non vi sia disponibilità, per motivazioni varie, per ospitare un evento di così grossa levatura e ringrazio il maestro della fotografia Armando Cerzosimo per aver aperto generosamente le porte del suo storico studio, fermando di fatto la sua attività per dar modo e sicurezza di far lezione in un luogo “illuminato”, che si pone, da sempre, a salvaguardia della Bellezza. Invitiamo, quindi, in primis gli studenti del magistero di canto del nostro Conservatorio e tutta la popolazione al concerto che si terrà il 24 giugno”.“Aprire la mia Galleria ad una artista e docente del gotha della musica – ha continuato Cerzosimo – è il nostro modo di porci a servizio della cultura e dei giovani. Vedere e, a breve, sentire il suono di un clavicembalo e delle splendide voci in questo spazio significa rinsaldare la speranza in un futuro diverso e continuare quel dialogo, stavolta con le arti della musica e del teatro, che diventa ancor maggiore baluardo verso effimere e liquide visioni cittadine”.

Nel repertorio lirico barocco il canto è protagonista assoluto: la cornice strumentale non può che essergli ancella, sicché ogni sfumatura delle parole del testo sia percepibile in ogni momento.

Il compositore, tanto vago nel fissare i contorni strumentali, è puntualissimo nel precisare gli andamenti del canto e il suo ambito armonico, i veri cardini della composizione. Limitare la scelta degli interpreti a vocette anemiche e fisse, incapaci di trarre dalla parola le luci e le ombre che la fanno vivere e palpitare, è sbagliato, come è sbagliato affidare ruoli che dalla parola traggono forza e drammaticità a chi non sia in grado di dominare la prosodia della lingua impiegata, di restituire sino in fondo il valore evocativo e la carica espressiva dei suoi simboli.

Da come vengono impostati e risolti i problemi della vocalità discendono i modi dell’accompagnamento strumentale e, più in generale, quelli metodologici che presiedono alla restituzione dei testi.

Queste le ragioni di questa master i cui frutti potremo vedere  in un concerto che sarà semplice ri-ascoltare qui a Salerno.

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