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Scontri per Ramy, Piantedosi: “Violenti che cercano pretesti”; e su Salvini al Viminale…

PoliticaScontri per Ramy, Piantedosi: “Violenti che cercano pretesti”; e su Salvini al Viminale…

ROMA – In merito agli scontri nelle piazze “non siamo preoccupati, come io uso sempre dire, ma bisogna mantenere alta l’attenzione. Mi lasci dire, queste immagini riguardano una vicenda della tragedia della morte di un ragazzo, rispetto alla quale dobbiamo essere tutti commossi e partecipi del grande dolore dei genitori, che peraltro stanno dando testimonianza di grande equilibrio, e quindi non devono essere strumentalizzati, la violenza non deve essere mai giustificata da nulla, men che meno da episodi… quindi noi su questo siamo molto attenti e continueremo a prestare questo tipo di attenzione”. È quanto ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervistato da Francesco Giorgino durante la trasmissione XXI Secolo in onda questa sera su Rai Uno.Sull’identikit di questi soggetti violenti, il Ministro ha aggiunto: “Gli analisti ci restituiscono degli identikit ben precisi di soggetti che partecipano ad alcuni centri sociali, ad alcune formazioni che diciamo variano i pretesti, mi consente di dire, una volta è la tav, una volta sono i temi ambientali, una volta è l’uccisione, la tragedia come quella di Rami, tante altre, però poi il tratto distintivo caratterizzante è quello di porre in essere, a mio modo di vedere in maniera strumentale, delle azioni di violenza e di attacco alle forze di polizia che non hanno nulla a che vedere con la nobiltà dei temi che loro dicono di voler rivendicare”.Sono antagonisti? “È un modo con cui gli specialisti di settore in qualche modo identificano e qualificano”. Ha detto il ministro sottolineando che “antagonista significa persone che comunque si contrappongono pregiudizialmente, senza necessariamente una possibilità di ragionamento e quindi mettono in campo soprattutto una anticipazione di metodo, prima ancora che di merito, delle questioni che pongono”.

“FUI TESTIMONE DIRETTO DELL’EFFICACIA DI SALVINI AL VIMINALE”

Sollecitato a parlare del suo predecessore, Piantedosi ha risposto: “Sono stato testimone diretto dell’impegno di Salvini al Viminale, quell’anno e mezzo fui uno dei suoi principali collaboratori, quindi della bravura che ci mise di Salvini e quindi dell’efficacia della sua azione. Posso capire anche i sentimenti in qualche modo che sono stati sicuramente in qualche modo compressi dalla vicenda giudiziaria che l’ha riguardato e che forse non avrebbe dovuto esserci. Poi chi vuole dare interpretazioni malevole, credo che debba prendere atto del fatto che sia Salvini sia la Meloni, diciamo, dell’espressione che hanno avuto di apprezzamento di un lavoro che stiamo facendo al Viminale, quindi non c’è nulla di male, ecco”. È quanto ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervistato da Francesco Giorgino durante la trasmissione XXI Secolo in onda questa sera su Rai Uno.I latini dicevano “hic manebimus optime”, ha sottolineato Giorgino. E Piantedosi: “Lo ha detto lo stesso Salvini e lo ha detto soprattutto la Meloni, quindi…”.

“TERRORISMO, IL RISCHIO MAGGIORE DAI LUPI SOLITARI”

Quindi sul rischio terrorismo in Italia: “Le analisi degli specialisti ci restituiscono la maggiore preoccupazione, almeno in Italia, di quella che può essere l’azione di soggetti singoli, i cosiddetti lupi solitari- ha spiegato il responsabile del Viminale- E questo per una serie di motivi, non ultimo il rafforzamento dell’attività della nostra intelligence che ha fatto sì che i fenomeni un po’ più organizzati sono stati quasi tutti intercettati e debellati. Dobbiamo stare molto attenti ai soggetti singoli. Anche su questo io voglio dare un messaggio di incoraggiamento, di fiducia”. Infine: “Da quando è in carica questo Governo, sono state espulse quasi 200 persone per sospetto di radicalismo”, ha rivelato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervistato da Francesco Giorgino durante la trasmissione XXI Secolo in onda questa sera su Rai Uno.
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