Milano, 16 mar. (askanews) – Nel 2024 oltre 2,8 milioni (2.815.390) di prosciutti sono stati certificati Speck Alto Adige Igp. Si tratta del 42,6% della produzione totale dei produttori riconosciuti dal consorzio, un numero in aumento del 12,8% rispetto al 2023. Torna, quindi, a crescere la quota dell’indicazione geografica protetta dopo il calo dello scorso anno, quando era scesa sotto il 40%. Il valore al consumo della Igp si è attestato a 170 milioni, di cui quasi un terzo (32,7%) destinato all’export, con Germania, Stati Uniti e Francia come principali mercati. Segno più anche per le vendite che a volume sono cresciute del 3,4% rispetto all’anno precedente.
Come per il resto del comparto, anche lo speck Alto Adige Igp registra una crescita del preaffettato (+7,3% rispetto al 2023) con un totale di oltre 46 milioni di vaschette vendute, un formato sostenuto, tra le altre cose, dal numero crescente di piccole famiglie e dagli investimenti per migliorare la produzione. Non a caso quasi la metà, il 47% della produzione della Igp, è costituito da confezioni preaffettare per un totale di 30,5 milioni di imballaggi prodotti nel 2024. La confezione da 100 grammi rimane il formato più prodotto.
“Il 2024 è stato un anno importante per lo Speck Alto Adige Igp, con risultati che testimoniano il nostro impegno continuo nel garantire la qualità certificata del nostro prodotto – ha commentato il presidente del Consorzio Speck Alto Adige Paul Recla – L’aumento della produzione Igp e l’espansione nei mercati internazionali confermano l’eccellenza che lo Speck Alto Adige Igp rappresenta oggi, ed è frutto del lavoro e degli investimenti portati avanti dal Consorzio. Grazie alle nuove tecnologie, ai controlli rigorosi e al nostro impegno verso la qualità, stiamo gettando basi solide per il futuro, rafforzando la fiducia dei consumatori e la nostra presenza sul mercato globale”.
In Italia, la distribuzione avviene principalmente attraverso i supermercati, che rappresentano il 65% delle vendite totali. Altri canali di distribuzione includono i discount (21%), il commercio all’ingrosso (3 %), la ristorazione (6%) e il commercio al dettaglio (5%). Nella provincia di Bolzano, il commercio al dettaglio gioca un ruolo particolarmente importante: circa il 33% dello speck venduto nella provincia viene distribuito attraverso questo canale. Inoltre, il 14% viene consegnato direttamente al settore della ristorazione, mentre circa il 20% viene commercializzato attraverso il commercio all’ingrosso.