La norma fa discutere, opinione pubblica spaccata
Milano, 2 gen. (askanews) – Niente sigarette per strada, a Milano dal 1° gennaio 2025: il Comune ha imposto il divieto di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto, incluse vie e strade. Per i fumatori resteranno a disposizione solo aree isolate da flussi pedonali garantendo la distanza di almeno 10 metri dalle altre persone. Sono previste sanzioni da 40 a 240 euro per i trasgressori. La norma fa discutere, tra chi mette al primo posto la salute e la qualità dell’aria e chi critica duramente la misura che penalizzerebbe il commercio e la libertà dei cittadini. Il fumo di sigarette incide secondo i dati di Palazzo Marino sull’inquinamento il 7% come spiega la vice sindaco Anna Scavuzzo. “Come ogni combustione, contribuisce alla creazione di particolato. Possiamo discutere su quali siano le percentuali, ma il fatto che ci sia un contributo (del fumo di sigaretta) mi sembra chiaro.””Non essendo un fumatore (considero) questa misura assolutamente ragionevole. Chi ha bisogno di fumare, chi vuole fumare, fumerà negli spazi designati, senza disturbare e annoiare gli altri. (Una misura) assolutamente ragionevole.””Sono d’accordo perché sono una persona sportiva e non fumatrice. Spero che anche i fumatori possano comprendere l’esigenza dei non fumatori che vogliono respirare aria più pulita.”Ma tanti non sono d’accordo.”Il comportamento dei consumatori, dei fumatori è già cambiato molto negli ultimi decenni. Con questa misura pensiamo che avremo anche un calo commerciale, che può variare dal 20 al 30 percento. Se ci pensiamo già, per una questione di educazione, le persone si spostano fuori. Quando una persona è in ufficio si sposta sul balcone o in strada. È ovvio che ci sarà inevitabilmente un calo del consumo”.”Penso che non si debba vietare di fumare sigarette all’aria aperta, magari evitando di stare vicino a bambini o anziani.””Finché parliamo di un posto al chiuso sono d’accordo perché (fumare) può essere fastidioso e non è salutare. Ma se parliamo di un posto all’aperto non vedo perché si debba limitare.” Resta il nodo di come far rispettare la norma.”L’area esterna nella stagione estiva, cioè quella classica scoperta, è soggetta al nuovo regolamento comunale, quindi non si potrà fumare ai tavoli nemmeno all’aperto. La seconda cosa, per noi molto importante: (il regolamento) ci esonera da certi tipi di responsabilità, non dovremo essere noi a punire i trasgressori, saremo esentati da questo onere sanzionatorio.”