Al Palladium di Roma, tra teatro, musica e lettaeratura
Roma, 9 gen. (askanews) – Al Teatro Palladium arriva Vinicio Marchioni con il suo spettacolo “In Vino Veritas” il 16, 17 e 18 gennaio 2025: un appuntamento che mescola teatro, letteratura e musica dal vivo.
“In Vino Veritas”, prodotto da Anton Art House, è un viaggio che attraversa miti, poesie, storie e ricordi personali, tutti legati al vino, simbolo di convivialità e ispirazione. Sul palco nella doppia veste di protagonista e regista, Marchioni intreccia le parole di Omero, Hemingway, Alda Merini e Bukowski con frammenti della propria memoria, evocando l’antico culto di Dioniso e condividendo con il pubblico emozioni universali: l’amicizia, l’amore, la paura, la gioia di vivere. Il tutto accompagnato dalle musiche originali di Pino Marino e Alessandro D’Alessandro, eseguite dal vivo.
Lo spettacolo vuole trasportare chi guarda e ascolta in una dimensione sospesa in un’atmosfera poetica e intima, come quella di una cena tra vecchi amici che si prolunga fino a notte fonda.
Nel suo ventunesimo anno di attività, il Teatro Palladium, con la stagione 2024/2025 “Mutamenti”, si conferma ancora aperto al nuovo, faro per gli studenti dell’Università Roma Tre e polo culturale di spicco per il territorio capitolino. Il nuovo presidente, il professor Riccardo Chiaradonna prosegue – con oltre 100 eventi, tra cui 18 spettacoli teatrali, 12 appuntamenti di danza, 15 giornate di cinema e 8 iniziative formative – la missione iniziata dal predecessore, professor Luca Aversano: creare un ponte tra il patrimonio culturale e le ultime ricerche artistiche, essere una palestra di esperienze per gli studenti e un laboratorio di sperimentazione di nuovi linguaggi, fornire agli artisti emergenti un palco per mettere in connessione discipline diverse.
In venticinque anni di carriera Vinicio Marchioni ha sempre alternato teatro e cinema ai massimi livelli, nazionali e internazionali. È stato diretto in teatro, tra gli altri, da Luca Ronconi, Antonio Latella, David Lescot, Leo Muscato, Roberto Latini. È stato candidato al Premio Ubu per la sua interpretazione in “Chi ha paura di Virginia Woolf” di A. Latella. Ha curato la regia di “Uno Zio Vanja”, “I soliti ignoti” e vari altri spettacoli e ha diretto il docufilm “Il terremoto di Vanja”. Per il cinema ha interpretato più di 40 film, alternando generi e ruoli, diretto dai maggiori registi, tra i quali Paolo Virzì, Paola Cortellesi, Paolo Genovese e Paul Haggis. È produttore, formatore, sceneggiatore e ha esordito come scrittore con il suo romanzo “Tre notti”, edito da Rizzoli.