Da una parte Stoyanov-Piccolin, dall’altra Oyebode-Monfardini
Cagliari, 26 ott. (askanews) – Questa sera il WTT Feeder Cagliari assegnerà il suo primo titolo e alle ore 19 a contenderselo saranno da una parte della retina Niagol Stoyanov e Giorgia Piccolin e dall’altra John Oyebode e Gaia Monfardini, in uno storico derby internazionale di finale.
Stoyanov e Piccolin hanno battuto in semifinale per 3-1 (2-11, 12-10, 11-8, 10-12, 11-4) i sudcoreani Ho Jeungmun e Yoo Siwoo e Oyebode e Monfardini hanno prevalso per 3-0 (11-9, 11-9, 12-10) sugli indiani Hermeet Desai e Yashaswini Ghorpade, teste di serie n. 1.
“Nel primo set – racconta Stoyanov – abbiamo commesso molti errori e ci è scappato via, poi abbiamo giocato sempre meglio. Peccato nel quarto parziale nel quale siamo stati avanti per 9-7 e non abbiamo sfruttato un match-point. Forse abbiamo avuto un po’ di fretta, però anche gli avversari hanno fatto dei colpi incredibili. Non abbiamo pensato all’occasione persa e nella “bella” siamo partiti deciso sul 3-0, abbiamo cambiato campo sul 5-3 e abbiamo incrementato fino al termine”.
Per Piccolin “i coreani sono sempre stati pericolosi e in questo sport finché non conquisti l’ultimo punto non è mai detto. Siamo stati bravi a conservare la concentrazione nei momenti delicati e anche quando eravamo avanti. Dopo quella ottenuta al WTT Corpus Christi questa è la nostra seconda finale del 2024 e negli Stati Uniti abbiamo vinto. Qui abbiamo confermato di essere una buona coppia. In finale contro Johnny e Gaia scenderemo in campo come se fosse una gara normale, non ci siamo mai affrontati neppure in Italia e sarà una prima volta molto speciale”.
Dall’altra parte anche Monfardini esprime grande soddisfazione: “Questa prima finale tutta azzurra è fantastica e che si svolga a Cagliari, nella tappa italiana del circuito WTT, è ancora più bello. Comunque vada saremo tutti vincenti, anche se è chiaro che io e Johhny faremo il possibile per imporci. Nella partita contri gli indiani avevamo una tattica molto precisa e il difficile è stato sempre metterla in atto. Non dovevamo avere timore del puntino lungo sul rovescio della ragazza e bisognava trovare il tempo giusto per giocare come se fosse una pallina normale. Dovevamo essere sempre pronti nel gioco libero, tutti e due dall’altra parte tenevamo molte palle in campo. Contro il maschio l’idea era a volte di tirare corto e poi attaccare. Questa vittoria in tre set è un risultato perfetto. Oggi entrambi abbiamo espresso un ottimo tennistavolo, siamo stati solidi e anche il pubblico ci ha aiutati. Questo palazzetto per noi è particolare, perché nel 2023 abbiamo vinto la medaglia d’oro agli Assoluti”.