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Terzo mandato, De Luca: “Gli elettori devono avere parola, non possono decidere i cacicchi a Roma”

PoliticaTerzo mandato, De Luca: “Gli elettori devono avere parola, non possono decidere i cacicchi a Roma”

NAPOLI – “Il futuro di un territorio chi deve deciderlo? I cittadini o i burocratici di partito che stanno a Roma? I cacicchi veri, che non hanno mai rapporti con i territori? Il futuro di un territorio lo decidono gli elettori, questo mi sembra un principio democratico irrinunciabile: devono avere parola gli elettori, non le burocrazie dei partiti”. Lo afferma il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca tornando a parlare della legge sul terzo mandato, impugnata dal governo, nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook.

DE LUCA: ASPETTEREMO CON SERENITÀ GIUDIZIO CONSULTA

“Aspetteremo con grande serenità il giudizio della Corte Costituzionale”, spiega il governatore. “Il principio che la legge è uguale per tutti dovrebbe valere per tutti in un Paese democratico, invece – insiste il governatore – in Italia non è stato così. In Veneto il collega Zaia sta completando il terzo mandato. La Regione Piemonte ha approvato la stessa legge della Regione Campania un anno e mezzo fa, senza che il governo la impugnasse. È incredibile, ma è così: tre Regioni approvano la stessa legge, ma per due Regioni il governo non dice niente, mentre, per una, ricorre alla Corte Costituzionale”.

DE LUCA: IN PROSSIMI 2 MESI IL LAVORO CHE ALTRI FANNO IN 10 ANNI

In merito all’incontro avuto ieri, a Palazzo Santa Lucia, con i capigruppo della maggioranza che lo sostengono in Consiglio regionale, De Luca spiega che “In questi anni di lavoro noi abbiamo fatto un miracolo, e il miracolo più grande non sono le opere. Il miracolo più grande che abbiamo fatto è di aver creato una identità della Campania che non esisteva. Oggi la Campania è una grande famiglia, una grande realtà unitaria nella quale si riconoscono tutti i cittadini, tutti, a prescindere dai colori politici. Oggi ci si sente orgogliosi di essere cittadini campani, ed è questo è il miracolo più grande: possiamo camminare a testa alta nella regione che veniva indicata come quella dei rifiuti, della disamministrazione, dei morti ammazzati. Oggi è una regione modello in Italia: quando andiamo nei dibattiti nelle sedi istituzionari si alzano in piedi, guardano e parlano con rispetto della Campania”.

“Ieri – spiega De Luca – ho illustrato il programma dei prossimi due mesi. Noi faremo in Campania nei prossimi due mesi quello che in altre regioni fanno in dieci anni”. Il governatore poi aggiunge: “Abbiamo deciso di non perderci nella politica politicante, ma di concentrare la nostra attenzione sulle opere da continuare. La Campania andrà avanti a testa alta, con serenità e un profondo senso di soddisfazione morale per la grande famiglia della Campania”.

“Stiamo lavorando per arrivare fra marzo e aprile, quindi dopo i due mesi, a essere la prima regione d’Italia per le liste di attesa, qualcosa di cui essere veramente orgogliosi. Già oggi per l’80% delle prestazioni siamo la prima regione d’Italia per i tempi di attesa”, annuncia ancora De Luca. “I politicanti – osserva poi il governatore – queste cose non le sanno, ma se ne infischiano. Tutti quelli che hanno parlato in queste settimane non hanno mai fatto un riferimento concreto ai programmi in corso nella Regione Campania, cioè a quello che serve alle famiglie, alle imprese, alla povera gente. Tutta politica politicante: un candidato a me, un candidato a te”.

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