MATTARELLA CELEBRA LA GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE
“Costruire una società sempre più coesa e inclusiva”. Con queste parole Sergio Mattarella ha celebrato la Giornata dell’unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera, che ricorre oggi 17 marzo. Il capo dello Stato, assieme alle alte cariche istituzionali, si è recato questa mattina all’altare della patria, dove ha deposto una corona d’alloro. Mattarella ha allargato lo sguardo anche oltre le frontiere, invitando ad “affrontare le sfide per rendere concreta la pace in Ucraina come in Medio Oriente”. Giorgia Meloni, presente in piazza Venezia con Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, ha sottolineato che “oggi celebriamo l’identità della nazione e i valori che ci uniscono”.
RAI, ACCORDO CHIUSO SUI DIRETTORI DEI TG
C’è un primo accordo sulle nomine Rai. In vista del Consiglio di amministrazione di giovedì, la maggioranza ha raggiunto l’intesa su alcune caselle. Secondo lo schema definito dall’amministratore delegato Giampaolo Rossi, a Rainews24 andrebbe Federico Zurzolo, in quota Forza Italia, che prenderebbe il posto di Paolo Petrecca, gradito a Fratelli d’Italia, sfiduciato dalla sua redazione, che approderà a Rai Sport. Nicola Rao, sempre Fratelli d’Italia, al Giornale Radio, a partire dal mese di luglio. Confermati Roberto Pacchetti, in quota Lega, alla direzione della Tgr e Pierluca Terzulli, gradito al Pd, al Tg3.
FISCO. PER QUASI 12 MILIONI DI FAMIGLIE REDDITO CRESCIUTO
Sono quasi 12 milioni le famiglie che vedono migliorare il proprio reddito con la riforma dell’Irpef e le decontribuzioni. Sono precisamente 11,8, secondo i dati diffusi dall’Istat nel rapporto sulla redistribuzione del reddito in Italia nel 2024. L’aumento è di 586 euro annui. L’istituto stima che siano circa 300 mila le famiglie che registrano una perdita, pari a 426 euro. Se si esamina poi il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione si nota un peggioramento per circa 850 mila famiglie. La perdita media annua è di circa 2 mila 600 euro e interessa quasi esclusivamente le famiglie più povere.
“SULLE STRADE PIU’ MORTI CHE IN GUERRA”: IL MONITO DI CROSETTO AGLI STUDENTI
Sono morti più ragazzi sulle strade che in guerra. Il ministro della Difesa Guido Crosetto incontra gli studenti dei licei romani e mette in guardia da “una strage continua e costante”. Durante un incontro alla Camera dei deputati, Crosetto avverte: “Muoiono molti più ragazzi in incidenti stradali di quanti soldati italiani siano morti negli ultimi anni nelle missioni internazionali”. Il convegno si chiama ‘Strade sicure’ e vede la partecipazione anche di Carlo Nordio. “L’educazione è fondamentale- dice il ministro della Giustizia- il percorso non è quello del timore, della repressione e della sanzione, ma quello della solidarietà e del rispetto verso gli altri”.
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