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Tg Politico Parlamentare, edizione del 22 luglio 2024

PoliticaTg Politico Parlamentare, edizione del 22 luglio 2024

BIDEN RINUNCIA A CORSA, KAMALA HARRIS IN POLE COME SOSTITUTA

Il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, fa un passo indietro e rinuncia alla corsa per il secondo mandato, a 107 giorni dalle elezioni. Lo ha annunciato lui stesso con una lettera pubblicata su X. “Servire gli Usa- ha sottolineato Biden- È stato il più grande onore della mia vita”. Il presidente uscente lancia quindi la corsa alla sua vice Kamala Harris. A confermare la candidatura di quest’ultima sarà tuttavia la Convention democratica in programma dal 19 al 22 agosto. In quella sede uscirà il nome dello sfidante di Donald Trump. Quest’ultimo si mostra più che sicuro della sua vittoria: “Biden – ha detto a freddo, dopo la notizia del ritiro – è stato il peggior presidente della storia. Battere Kamala sarà ancora più facile”.


BIDEN, LA POLITICA ITALIANA: “USA AMICI, NON CAMBIA NULLA”

“Che sia Harris o Trump, chiunque sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti lavoreremo bene con lui, come stiamo lavorando bene con Biden. Gli Stati Uniti sono un grande Paese amico”. A dirlo è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, subito dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca. Secondo il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, “quella di Biden è stata una decisione obbligata e inevitabile, le sue gaffe andavano avanti da tempo”. Diverse le reazioni dall’opposizione. Per il pentastellato Giuseppe Conte, “il passo indietro mostra responsabilità verso il suo Paese e il suo partito”. Per il Dem Francesco Boccia la scelta di Biden “non era un atto dovuto, ma è stata un atto voluto per il bene del suo Paese”.

INCONTRO MELONI-COSTA A PALAZZO CHIGI: BENE LEADERSHIP CONDIVISA

Faccia a faccia di un’ora tra la premier Giorgia Meloni e il presidente eletto del Consiglio europeo, Antonio Luis Santos da Costa, oggi a Palazzo Chigi. All’indomani della conferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea senza il voto di FdI, i due si sono confrontati sulle priorità dell’Ue, a partire dagli scenari di crisi internazionale. Meloni ha espresso apprezzamento per il proposito di assicurare una leadership condivisa del Consiglio Europeo. Costa, dal canto suo, ha parlato di “un ottimo incontro di lavoro”.

LEGA RITIRA PROPOSTA LEGGE SUI NOMI FEMMINILI, RESTA LA POLEMICA

Prima la bufera poi la marcia indietro: il ddl a firma del leghista Manfredi Potenti che voleva vietare negli atti pubblici “il genere femminile per neologismi applicati ai titoli istituzionali”, sarà ritirato. Ad annunciarlo è lo stesso partito del Carroccio che specifica come l’iniziativa del proprio senatore “non rispecchia in alcun modo la linea della Lega”. In sintesi, il provvedimento mirava a punire con multe fino a 5mila euro tutti coloro che usassero in ambito istituzionale neologismi quali ‘sindaca’, ‘ministra’ o ‘rettrice’. Sortita che aveva fatto piovere sul partito di Matteo Salvini accuse di misoginia e patriarcato. Il dietrofront tuttavia non ha spento le polemiche. Secondo i dem, l’iniziativa “non va comunque sottovalutata in quanto finalizzata a neutralizzare la soggettività peculiare delle donne e riportare l’ambito del potere ad un indistinto rigorosamente tutto maschile”.

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