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Tg Politico Parlamentare, l’edizione di giovedì 14 novembre 2024

PoliticaTg Politico Parlamentare, l’edizione di giovedì 14 novembre 2024

COMMISSIONE EUROPEA, A RISCHIO IL BIS DI VON DER LEYEN
La nuova Commissione europea resta in stand-by. E’ in corso un braccio di ferro tra popolari e socialisti, i due gruppi principali all’interno della maggioranza che a luglio ha dato l’ok alla presidenza di Ursula von der Leyen. La questione ruota attorno alla vicepresidenza esecutiva di Raffaele Fitto, che il gruppo dei socialisti ha detto chiaramente di non voler appoggiare. Il motivo è che il ministro italiano fa parte di Ecr, il gruppo dei conservatori europei che a Bruxelles siede a destra dell’Europarlamento, fuori dalla cosiddetta maggioranza Ursula, formata da Ppe, Renew e socialisti. “Si è rotta completamente la fiducia con il Ppe- dicono i socialisti- non è un problema con l’Italia o con Fitto, ma con l’estrema destra”.
STELLANTIS. URSO: “BASTA ECOBUS, PIU’ FONDI IN MANOVRA”
Per salvare il settore auto “dobbiamo cambiare subito la politica industriale in Europa o non avremo più un’industria automobilistica”. È l’allarme lanciato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso che oggi ha riunito il tavolo Stellantis. Il governo non intende riproporre gli ecobonus che “svenano gli Stati ma non risolvono il problema”. Tutte le risorse saranno invece destinate al fondo automotive “che sarà aumentato in manovra per sostenere gli investimenti”. L’azienda assicura di non voler chiudere nessuno stabilimento e di non pensare a licenziamenti collettivi. I sindacati ribadiscono la richiesta di spostare nell’immediato il confronto a Palazzo Chigi. Per la Fiom “oggi non è arrivata nessuna novità sul piano industriale”.
ATTACCO AI GIUDICI DI BOLOGNA, INTERVIENE IL CSM
Il Csm interviene in difesa dei giudici di Bologna, in seguito agli attacchi ricevuti per il rinvio degli atti alla Corte di giustizia Ue sul decreto ‘Paesi sicuri’. Le toghe bolognesi non avevano convalidato il fermo dei migranti in Albania dopo il ricorso di un cittadino del Bangladesh. Il voto al Csm non è stato però unanime. Contrario il laico Enrico Aimi secondo il quale portare il caso in plenum, prima che la Corte Ue si pronunci, “alimenta tensioni. Servirebbero equilibrio e garbo istituzionale”, dice, per evitare “un’ulteriore escalation” dello scontro tra politica e magistratura.
COLDIRETTI: “SALVARE IL SETTORE DELLA CANAPA DAL DDL SICUREZZA”
“No alla legge contro la canapa. Non cancellate il nostro futuro”. E’ il grido d’allarme dei produttori di canapa riuniti a Roma da Coldiretti. Il settore vale mezzo miliardo di euro ma rischia di essere demolito dal ddl sicurezza che vieta del tutto di trattare le infiorescenze della Cannabis sativa in ogni forma. Un’importante voce dell’export che scivolerebbe in mano straniera. Imprese quasi del tutto condotte da giovani, che rischiano di finire sul lastrico. “Non vi lasceremo soli”, garantisce Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltura del Senato. “Porteremo le nostre ragioni a palazzo Chigi”, garantisce il presidente Coldiretti Ettore Prandini.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

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