MELONI IN CONFERENZA STAMPA: NEL 2024 HO RISPOSTO A 350 DOMANDE
Dai rapporti con Elon Musk alla liberazione di Cecilia Sala. Dalla nomina di Vittorio Rizzi al Dis ai centri per i migranti in Albania, fino alla sua eventuale ricandidatura nel 2027. Dura più di due ore la conferenza stampa annuale di Giorgia Meloni. “Non risponderei abbastanza alle domande dei giornalisti? Nel 2024 ho risposto a 350 domande, più di una al giorno”, ha sottolineato la premier. Sul caso Sala, Meloni definisce la chiamata alla madre per annunciarle il rientro in Italia “l’emozione più grande di questi due anni”. Poi le riforme che “sono una priorità” e i referendum che “vorrei fare in questa legislatura”. Infine Meloni esclude un rimpasto: “Non sono tendenzialmente favorevole. Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno, ma anche Piantedosi lo è”, taglia corto.
MELONI DIFENDE MUSK: “NON È PERICOLOSO PER LA DEMOCRAZIA COME SOROS”
Elon Musk “non è un pericolo per la democrazia, ma una persona molto nota e facoltosa che esprime le sue posizioni”, e “non prendo soldi da lui”. Giorgia Meloni difende il suo rapporto con Musk, tema centrale della conferenza stampa della premier. Alle insistenti domande dei giornalisti sull’amico miliardario, Meloni sottolinea che “non bisogna mettergli addosso una lettera scarlatta. Non mi risulta che finanzi partiti o associazioni: quello lo fa Soros, e qui ci vedo una pericolosa ingerenza”, aggiunge. Immediata la replica della leader Pd Elly Schlein che accusa Meloni di aver “completamente dimenticato le condizioni degli italiani, troppo impegnata nella difesa d’ufficio di Trump e Musk”.
EDILIZIA. DAL 12 GENNAIO LO SPOT DI IMPRESE E SINDACATI
“Noi che veniamo da lontano” è il titolo dello spot voluto da imprese e sindacati del comparto edile, diretto e interpretato da Luca Zingaretti. Presentato oggi a Montecitorio si rivolge in particolare ai giovani per raccontare un settore fondamentale per il Paese con una produzione di 624 miliardi e oltre 3 milioni di addetti. Lo spot andrà in onda dal 12 gennaio in tv, radio e al cinema. Una ricerca Tecnè evidenzia una scarsa conoscenza del settore alimentata da pregiudizi e suggerisce un processo di sensibilizzazione per valorizzare le trasformazioni produttive e tecnologiche.
UCRAINA. APPELLO PAPA: “IL 2025 SIA L’ANNO DELLA FINE DELLA GUERRA”
“Il mio auspicio per il 2025 è che la comunità internazionale si adoperi per porre fine alla guerra che da quasi tre anni insanguina la martoriata Ucraina”. Il Papa nel suo discorso al corpo diplomatico rinnova l’appello alla fine dei conflitti in corso. Per Francesco “qualche segno incoraggiante è apparso all’orizzonte, ma molto lavoro è necessario per una pace giusta e duratura”. Sul fronte mediorientale poi torna l’appello a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, “dove c’è una situazione umanitaria gravissima e ignobile”.
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