SANTANCHÈ RINVIATA A GIUDIZIO, OPPOSIZIONI: “DIMISSIONI”
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, è stata rinviata a giudizio e andrà a processo per le presunte irregolarità nei bilanci del gruppo Visibilia. La senatrice di Fratelli d’Italia è stata fondatrice, presidente e amministratrice delegata della società fino al 17 dicembre 2021. Insorgono le opposizioni, che ne chiedono un passo indietro. “Una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente”, tuona la segretaria del Pd, Elly Schlein, secondo cui la premier “deve pretendere le sue dimissioni”. Per il leader del M5S, Giuseppe Conte, “è indecoroso che la ministra rimanga lì”.
MATTARELLA: “DIRITTI E LIBERTÀ PERSONA RESTINO AL CENTRO”
“I diritti e le libertà della persona restino al centro” in un’epoca di grandi mutamenti tecnologici legati anche all’intelligenza artificiale. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Lecce alla cerimonia di inaugurazione del 70esimo anno accademico dell’Università del Salento. Dopo la relazione del Rettore Fabio Pollice e la Lectio magistralis di Massimo Bray, Direttore generale dell’Enciclopedia italiana Treccani, è intervenuto il capo dello Stato. Il compito degli Atenei, sottolinea, è “stimolare la ricerca, la trasmissione del sapere nel collegamento tra le varie discipline, interagendo tra di esse, per porre sempre al centro di queste trasformazioni la persona umana”.
MO. NELLA NOTTE LA FIRMA DELL’ACCORDO TRA ISRAELE E HAMAS
Nella notte a Doha arriva la firma ufficiale. I rappresentanti di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar hanno siglato l’accordo sugli ostaggi e i primi rilasci inizieranno domenica. I leader dei Paesi del G7 sostengono “pienamente il cessate il fuoco” che può “garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, facilitare gli aiuti umanitari urgentemente necessari e aprire la strada ai civili per tornare alle loro case”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani assicura che l’Italia è pronta a “inviare dei militari per un’eventuale missione di pace internazionale”. Intanto, prosegue l’impegno umanitario. È partita su iniziativa della Difesa una nave con oltre 50 tonnellate di beni di prima necessità destinata alla Striscia di Gaza.
CAVO DRAGONE NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO MILITARE DELLA NATO
L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone assume la carica di presidente del Comitato militare della Nato, la massima carica militare nell’ambito dell’Alleanza. Il ministro della Difesa Guido Crosetto osserva che “in un contesto geostrategico sempre più difficile e fluido, le sue qualità saranno decisive per tradurre le decisioni politiche in attività strategico-militari, fondamentali per la sicurezza e la stabilità internazionale”. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, sottolinea che “questo ruolo rappresenta un chiaro riconoscimento del contributo determinante che l’Italia offre alla sicurezza collettiva e alla cooperazione tra gli alleati”.
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