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Transizione digitale: Pmi, come affrontare il cambiamento

Primo PianoTransizione digitale: Pmi, come affrontare il cambiamento

Ne parlano le manager Francesca Caputo e Michela Canova

Roma, 11 mar. (askanews) – “Le aziende e gli imprenditori devono affrontare moltissimi cambiamenti, le maggiori difficoltà che abbiamo vissuto negli ultimi anni è una rivoluzione nel mondo del lavoro. Ora affrontiamo un altro cambiamento epocale che è quello della svolta digitale: tutto quello che ci porta il digitale ogni giorno l’intelligenza artificiale, ma tutte le cose che ancora non riusciamo neanche ad immaginare. È qui che diventa cruciale il ruolo del coach o del consulente che devono aiutare l’imprenditore a prendere le decisioni migliori per il futuro del proprio business e per creare un sistema azienda che possa funzionare e lavorare anche senza la presenza continua dell’imprenditore”. A parlare è Francesca Caputo, una delle responsabili della società “Imprenditori che cambiano”, fucina di consulenza mirata per la PMI italiana.Il vasto tessuto imprenditoriale italiano affronta continuamente nuove sfide: legate al cambiamento dei metodi organizzativi, alla gestione del personale, allo sviluppo del business e altro ancora.L’inerzia al cambiamento rappresenta ancora oggi il principale ostacolo per la crescita aziendale e su questo Michela Canova anche lei come la socia manager di lungo corso oltre che corresponsabile della società: “Il compito che oggi deve avere un buon consulente è quello di affiancare gli imprenditori nel far comprendere l’importanza dell’innovazione all’interno delle aziende oggi e guardare ai cambiamenti in modo molto positivo. Spesso il cambiamento spaventa, sembra sempre qualcosa di difficile da apportare all’interno dell’azienda. Invece il cambiamento stimola proprio questo approccio, i consulenti devono aiutare a rendere più sicuro l’imprenditore, ma anche l’impresa stessa in quelli che possono essere approcci di innovazione. Per strutturare strategie di business non si può più agire di pancia, bisogna aprire la propria visione anche ad altri mondi”.Ma come è possibile allora affrontare questi grandi cambiamenti? “la buona notizia è che cambiare è possibile. È possibile grazie allo sviluppo di una cultura che orienti verso il miglioramento e l’evoluzione continua all’interno dell’azienda. È strategica la scelta del professionista è importante riconoscere un consulente in grado di supportare l’azienda nell’ottenimento degli obiettivi gestendo al meglio le aree di controllo e di gestione, organizzazione, posizionamento di brand, leadership e vendite. Il fatto di avere un unico consulente per la gestione delle strategie di business è fondamentale anche a non disperdere la visione nella direzione e soprattutto a creare sinergia tra le varie aree operative che vanno indirizzate all’ottenimento degli obiettivi” concludono le esperte.

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