Schlein: nell’alleanza ogni forza dà il suo pezzo
Perugia, 18 nov. (askanews) – Mancano poco meno di cento schede da scrutinare, ma Stefania Proietti è già da qualche ora – da quando il suo vantaggio sulla governatrice uscente, Donatella Tesei, si è consolidato – la nuova presidente dell’Umbria. Che torna dopo cinque anni al centrosinistra, grazie alla civica, sindaca di Assisi, cattolica, e, lo puntualizza lei stessa nella notte della vittoria, “senza tessera di partito in tasca”.
A Perugia accorrono tutti i leader della colazione, a cominciare dalla segretaria Pd Elly Schlein, fino a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs. Manca Giuseppe Conte, leader M5s, ma è assente giustificato, spiega Proietti, “mi ha telefonato ed è come se fosse qui con noi”. Anche la premier Giorgia Meloni l’ha chiamata, la neo governatrice lo dice alla folla dei militanti che al comitato elettorale la acclamano – “presidente, presidente” – e subito salgono i mugugni che lei stessa cerca di tacitare.
A scrutinio quasi finito Proietti conquista il 51,2% dei voti contro il 46% di Tesei che constata amaramente di “essersi impegnata ma è passata un’altra narrazione”. Proietti, invece, è convinta che abbia vinto il coraggio di chi non ha abbassato la testa “davanti all’arroganza o a chi sputa sui suoi cittadini”. A testa alta, “con la Costituzione in mano”, “abbiamo ridato l’Umbria agli umbri” e la prima missione è ridare “la sanità pubblica”.
Elly Schlein da parte sua coglie il segnale “importante” e la capacità per la coalizione di centrosinistra di “vincere con l’unità e l’umilità”, in una alleanza nella quale “ogni forza dà il suo pezzo”, il suo contributo.