Una giornata immersiva dedicata a formazione di giovani clinici
Roma, 29 nov. (askanews) – Si è tenuto presso il Nazionale Spazio Eventi di Roma l’evento ‘Under the skin, sentire la Psoriasi Pustolosa Generalizzata’ organizzato dall’Associazione Psoriaci Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO) e da Boehringer Ingelheim. L’iniziativa ha coinvolto soprattutto giovani clinici alternando, nel corso della giornata, momenti di formazione e vere e proprie esperienze che hanno contribuito a far comprendere le sensazioni fisiche e psicologiche con cui le persone con Psoriasi Pustolosa Generalizzata sono chiamati a convivere.Maria Concetta Fargnoli, Direttore Scientifico IRCCS San Gallicano, ha dichiarato: “Siamo qui per soffermarci sull’importanza della diagnosi di GPP, ma soprattutto il suo riconoscimento e quello della fase acuta; spesso questa patologia non è riconosciuta dal medico dermatologo perché i pazienti non si rivolgono direttamente al dermatologo”.Luca Bianchi, Direttore della Clinica Dermatologica di Roma Tor Vergata, ha spiegato le caratteristiche della patologia: “La Psoriasi Pustolosa Generalizzata è una delle possibili emergenze dermatologiche ed è caratterizzata dalla comparsa improvvisa di un esantema, di eruzioni su gran parte dell’ambito cutaneo di pustole ed eritemi. L’industria farmaceutica e le conoscenze di questa malattia stanno delineando dei target infiammatori, cioè delle molecole che sono alla base di questi momenti di scompenso cutaneo che potrebbero essere controllati, rispetto a una terapia generalista con cortisonici ad alto dosaggio”. La GPP, che in Italia rappresenta l’1% di tutti i casi di Psoriasi coinvolgendo circa 150 persone, può impattare in maniera significativa sullo stile e sulla qualità di vita del paziente, compromettendone spesso la relazionalità. L’obiettivo delle associazioni come APIAFCO è sensibilizzare sul tema l’opinione pubblica e le istituzioni. “Quello che noi dobbiamo assolutamente fare come associazione è risvegliare l’interesse soprattutto delle istituzioni su questa malattia” – afferma Valeria Corazza, Presidente APIAFCO – “La GPP, invece, è una malattia estremamente complessa con un coinvolgimento psicologico elevatissimo. Quello che si deve fare è mettere i pazienti in condizione di ritornare a lavorare, metterli in condizione quindi di produrre del PIL e non essere soltanto una spesa”. L’evento promosso da APIAFCO e Boehringer Ingelheim ha dunque rappresentato l’occasione per avvicinare i clinici ai pazienti, soprattutto sotto il punto psicologico, sensibilizzando in particolare al riconoscimento tempestivo dei primi segni e sintomi della malattia.
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