17.3 C
Roma
sabato, Novembre 2, 2024

VIDEO | A Bologna il candidato Hallissey minacciato dai tassisti: “Vuoi schiaffi?”

PoliticaVIDEO | A Bologna il candidato Hallissey minacciato dai tassisti: “Vuoi schiaffi?”

BOLOGNA – Insulti, minacce e volantini strappati. È quanto ha raccolto il segretario di Radicali Italiani, Matteo Hallissey, facendo campagna elettorale in stazione a Bologna in vista delle prossime regionali. Ad aggredirlo sono stati alcuni tassisti, a cui lo stesso Hallissey ha provato a consegnare alcuni volantini. “Come sempre, ogni volta che mi confronto con i tassisti, ricevo lo stesso trattamento: minacce, insulti e tentativi di aggressione“, sottolinea il segretario dei Radicali, candidato nella lista dei Riformisti a sostegno di Michele de Pascale, aspirante governatore del centrosinistra. Nel video, diffuso dallo stesso Hallissey, si vede un particolare un tassista che dall’auto prende un volantino e lo butta a terra, invitando il radicale ad andare “a lavorare”. Un altro invece gli si avvicina a pochi centimetri dalla faccia minacciando di prenderlo a schiaffi. Poi, dal taxi, continua a inveire: “A venire a rompere i coglioni qui rischi eh? Stai qua ancora un po’ e poi vedi“.

Ma non è tutto. “Abbiamo ripreso di nascosto all’interno di alcuni taxi le dichiarazioni shock di alcuni tassisti bolognesi- riferisce Hallissey- che hanno dichiarato senza alcun pudore di non voler utilizzare il pos e hanno attaccato Roberto ‘RedSox’ Mantovani, accusandolo ingiustamente di aver inventato l’episodio di violenza subito”. Mantovani, noto per la sua battaglia contro i colleghi che non usano il pos sui taxi, è stato minacciato più volte in passato e di recente si è visto danneggiare l’auto. Nel video, si sente un tassista sostenere invece che “è finto. Non è vero. Ha fatto una simulazione. Chi è chi gli spacca la macchina? Voleva solo un po’ di fama”. Subito dopo chiede al cliente di pagare in contanti perchè la linea del pos non funziona.

Secondo Hallissey “si tratta di una situazione insostenibile che dobbiamo contrastare con determinazione. Qui a livello regionale si può fare già molto, a partire dall’eliminazione dei tanti vincoli e restrizioni che ancora vivono gli Ncc”. A Bologna, inoltre, chiediamo una liberalizzazione immediata del mercato delle licenze. L’aumento del numero di licenze da parte del Comune di Bologna è un primo, importante passo, ma chiaramente non è sufficiente”, dichiara il segretario di Radicali Italiani.

LA LEGA DIFENDE TASSISTI: “DE PASCALE CHIEDA SCUSA ALLA CATEGORIA”

La Lega a Bologna insorge a difesa dei tassisti dopo la denuncia di Matteo Hallissey, segretario dei Radicali italiani e candidato alle prossime regionali nella lista dei Riformisti, minacciato in stazione mentre faceva volantinaggio proprio sulla situazione dei taxi sotto le Due torri. “Leggo dichiarazioni generiche di candidati di sinistra contro i tassisti”, commenta il leghista Matteo Di Benedetto, che cita le parole di Hallissey (“Ogni volta che mi confronto con i tassisti, ricevo lo stesso trattamento: minacce, insulti e tentativi di aggressione”) e attacca: “Lo ritengo totalmente inaccettabile. Invito De Pascale a dissociarsi e il candidato in questione a chiedere scusa alla categoria“.

Di Benedetto si chiede “perché dovrebbero rispondere tutti degli insulti di una singola persona. Se ha ricevuto insulti e minacce consiglio di andare a fare denuncia. Avviso che in Italia la responsabilità penale è personale, quindi non si comprende perché tutta categoria dovrebbe rispondere di quello che fa una singola persona“. Secondo il leghista, capogruppo in Comune e candidato alle prossime regionali, “certa sinistra dovrebbe imparare a rispettare di più chi lavora e offre un servizio indispensabile alla comunità, soprattutto quando il trasporto pubblico locale gestito dalle amministrazioni è lacunoso a causa delle scelte di chi amministra”.

L’articolo VIDEO | A Bologna il candidato Hallissey minacciato dai tassisti: “Vuoi schiaffi?” proviene da Agenzia Dire.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

Check out our other content

Check out other tags:

Most Popular Articles