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VIDEO| Gino Cecchettin ‘ingaggia’ Meloni: “In quanto donna ha affrontato il maschilismo, può aiutare”

PoliticaVIDEO| Gino Cecchettin ‘ingaggia’ Meloni: “In quanto donna ha affrontato il maschilismo, può aiutare”

BOLOGNA – Se Giorgia Meloni è arrivata a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio, “probabilmente è riuscita anche a superare e affrontare alcuni temi” legati al maschilismo. E quindi, in questo senso, “può dare consigli utili a tutte le donne”. È Gino Cecchettin, padre di Giulia e fondatore della omonima Fondazione, a ‘ingaggiare’ la premier nella battaglia contro la violenza di genere e per l’educazione affettiva dei giovani.
Cecchettin la chiama in causa oggi a Bologna, a margine di un’iniziativa che lo ha visto come relatore davanti a una platea di studenti delle scuole superiori nell’aula magna di Santa Lucia, organizzata dall’Alma Mater e dalla Città metropolitana di Bologna. “Penso che in quanto donna- dice Cecchettin a proposito di Meloni- abbia avuto modo di vedere nella sua lunga carriera tanti aspetti su cui le donne sono costrette a misurarsi. Penso che il maschilismo il presidente del Consiglio lo abbia visto in più occasioni. E quindi sicuramente può dare una mano a capire”. In fondo, sottolinea Cecchettin, “se è arrivata a essere presidente del Consiglio, molto probabilmente è riuscita anche a superare e affrontare alcuni temi. Sicuramente può dare dei consigli utili a tutte le donne d’Italia”.

CECCHETTIN: “CONFRONTO CON VALDITARA-MELONI, MA SUI NUMERI”
Gino Cecchettin apre al confronto con la premier Giorgia Meloni e il ministro Giuseppe Valditara sulla violenza alle donne e l’immigrazione. Ma “numeri alla mano”. Sulle parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, e il presunto legame tra violenza e immigrazione, “penso che Elena (la figlia, ndr) abbia risposto nel modo forse più corretto”, premette Cecchettin, a margine dell’iniziativa. Poi aggiunge: “Sicuramente c’è da discutere, perché se i punti di vista sono questi, e noi vogliamo parlare anche con le Istituzioni, dovremo confrontarci. Io vorrei confrontarmi col ministro e anche col presidente del Consiglio, numeri alla mano. Rispetto le opinioni di chiunque, però certe cose vanno coadiuvate da numeri concreti”.

Quindi, afferma Cecchettin, “troverò il tempo per analizzare le statistiche. Di certo, se guardo al mio caso non è così. Ma anche se guardo a tanti altri casi”. Però, sostiene il padre di Giulia, “penso che non sia questo il punto. Penso che la violenza vada condannata da tutti i punti di vista, indipendentemente da dove arriva. Non ne farei una questione di genere, di colore o di provenienza. Quando la violenza la si vede, va combattuta e nel migliore dei modi, in modo concreto e con le regole che la società si è data. Solo così, cercando di capire in maniera costruttiva come si può affrontare un problema, senza magari fare propaganda, ma cercando sempre in modo proattivo la soluzione, allora si crea valore”, conclude Cecchettin.

VALDITARA: “RACCOLGO MOLTO VOLENTIERI INVITO DI GINO CECCHETIN”
“Raccolgo molto volentieri l’invito ad un confronto con Gino Cecchettin, che ha sempre usato parole molto equilibrate. Credo che il comune scopo che condividiamo, cioè combattere contro ogni forma di violenza sulle donne, ci debba vedere tutti dalla stessa parte”. Così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

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