Milano, 20 mar. (askanews) – Ieri sera all’l’Ambasciata d’Italia in Belgio a Bruxelles, si è tenuta la “Vinitaly Preview” organizzata da Veronafiere in vista del 57esimo Salone internazionale dei vini e distillati a Verona dal 6 al 9 aprile. Obiettivo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con Agenzia Ice e il sostegno di Italia del vino Consorzio, “rappresentare la centralità socioeconomica e culturale del vino quale prodotto identitario dell’Europa e dell’Italia in particolare e sostenere il pressing politico e delle associazioni di settore impegnate a preservarlo dalle nuove spinte protezionistiche dalle massicce campagne salutistiche”.
“La criminalizzazione del vino va evitata all’interno dell’Ue ed è una battaglia su cui anche le forze politiche nazionali dovrebbero trovare un punto di incontro” ha affermato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, aggiungendo che “non si tratta di una questione sanitaria o scientifica ma di riconoscere il valore della nostra cultura alimentare, in cui il vino è protagonista e contribuisce alla longevità. Lavoriamo affinché il vino non venga penalizzato ma riconosciuto per il suo valore culturale, sociale ed economico. Vinitaly sarà un’occasione per rafforzare questa visione e tutelare un comparto strategico per l’Italia. Quest’anno – ha concluso – il Vinitaly ospiterà due Commissari europei: Christophe Hansen, Commissario all’Agricoltura, e Oliver Varhelyi, Commissario alla Salute, la loro presenza testimonia un cambio di approccio da parte dell’Europa, con un dialogo più equilibrato sul settore vitivinicolo”.
“Tutto il sistema che ruota attorno a Vinitaly, in realtà non è solo economico ma promuove un ambasciatore, come il vino, della nostra identità, della nostra cultura e delle nostre radici a livello europeo ma anche internazionale” ha detto la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, evidenziando che “Vinitaly non è soltanto la fiera del vino ma promuovere un sistema-Italia che in un momento complesso come quello di oggi ha bisogno di tutela e di impegno da parte del Parlamento. Credo – ha chiosato – che nel nostro ruolo istituzionale dobbiamo essere difensori del nostro territorio. Dobbiamo farlo capire anche agli altri Paesi europei che devono comprendere il buono che c’è intorno alle nostre produzioni, di cui il vino è un’eccellenza”.
“Siamo tornati nuovamente a Bruxelles a fianco dei rappresentanti e decisori politici per una preview che ha evidenziato il ruolo aggregatore di Vinitaly” ha spiegato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, parlando di “una agorà del vino italiano e una piazza commerciale globale di un prodotto bandiera in grado di generare un contributo economico complessivo di oltre 45 miliardi di euro l’anno e un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro, pari all’1,1% del nostro Pil”. A questi risultati contribuisce anche l’unico brand fieristico di promozione del vino italiano nel mondo che, con il proprio ecosistema di iniziative, raggiunge ogni anno oltre 10 mercati internazionali, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Brasile all’Asia fino all’India, all’Eurasia e all’Europa per ampliare la portata commerciale della piattaforma Vinitaly e potenziare al contempo la campagna di incoming sulla manifestazione.
Per il Gm di Veronafiere, Adolfo Rebughini “dal 1967, Vinitaly è un incubatore di tendenze e un acceleratore dell’internazionalizzazione del settore, capace di intercettare i cambiamenti del mercato e l’evoluzione dei consumi. In quest’ottica – ha aggiunto – si inseriscono le novità dell’edizione 2025, dal debutto del Salone dei vini NoLo e Vinitaly Tourism, dedicato all’enoturismo, fino all’area Raw Wine, spazio riservato ai vini artigianali, naturali e a minimo intervento, confermando Vinitaly come la vetrina più completa dell’eccellenza enologica italiana e il punto di riferimento globale per il settore”.
Presenti alla “preview” di Vinitaly Bruxelles anche il ministro degli Esteri, Antonio Taiani, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il presidente di Agenzia Ice, Matteo Zoppas, oltre all’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, al Rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue, Vincenzo Celeste. All’appuntamento in Ambasciata anche i rappresentanti delle organizzazioni del settore: Ignacio Sánchez, segretario generale del Comité Européen des entreprises de vins (Ceev), Marzia Varvaglione, presidente Agivi, Lamberto Frescobaldi, presidente Uiv, Marco Montanaro, Dg Federvini, Tommaso Battista, presidente nazionale Copagri, Rita Babini, presidente Fivi, Luca Rigotti, presidente gruppo lavoro vino Copa Cogeca e un parterre di operatori selezionati.